Grande Inter: differenze tra le versioni

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Citazioni sulla '''Grande Inter'''.
 
*Credo che abbia fatto delle cose che non stanno né in cielo né in terra. ([[Sandro Mazzola]])
*È stato un ciclo irripetibile, sapevamo di essere i primi del mondo. ([[Luis Suárez (calciatore 1935)|Luis Suárez]])
*Era una squadra costruita apposta per sviluppare un certo tipo di gioco. Eravamo così ben assortiti, con Facchetti e Corso che si trovavano a meraviglia. Per noi che giocavamo insieme era bello stare insieme in campo, ci aiutavamo a vicenda per arrivare ad ottenere un risultato. ([[Giuliano Sarti]])
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*L'Inter era una squadra leggendaria. C’erano giocatori come [[Giacinto Facchetti|Facchetti]] e [[Sandro Mazzola|Mazzola]], e in panchina c’era un totem come [[Helenio Herrera|Herrera]], con cui avevo parlato più volte e che mi convinse a lasciare il Bayern Monaco. [La differenza tra noi e loro] Era gigantesca. Noi giocavamo al “Grünwalder Straße Stadion”, che aveva una capienza di circa 12.000 spettatori, loro invece a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. L’atmosfera di quello stadio mi affascinava. Volevo giocarci ad ogni costo. ([[Franz Beckenbauer]])
*In campo ci aiutavamo senza gelosie. Fuori non so. Penso che [[Luis Suárez (calciatore 1935)|Suarez]] e [[Mario Corso|Corso]] non si amassero molto, perché Mariolino poteva sbagliare venti passaggi di fila e restava l'idolo dei tifosi, ma se Luisito ne sbagliava uno lo fischiavano. Pensi che quando Jair è arrivato, giovanissimo, pativa la nostalgia, non gli piaceva il clima, il cibo, la città. Allora [[Giacinto Facchetti|Facchetti]] se l'è preso in casa non so quanto tempo, Jair s'è ambientato ed è diventato una colonna nel gioco dell'Inter. Oggi quanti farebbero come Giacinto? ([[Aristide Guarneri]])
*{{NDR|Alla domanda «La grande Inter non è mai stata una squadra di amici: è vero?»}} No. Il problema erano i ritiri; siccome eravamo sempre insieme, quando Herrera, che era un cerbero, ci lasciava liberi, ognuno tornava a casa. Ma in campo eravamo uniti, un gruppo di ferro. Una volta contro il Borussia Dortmund, per difendere Jair, cercai di picchiare due tedeschi che erano il doppio di me. ([[Sandro Mazzola]])
*Noi, allora, siamo stati ai vertici per 5-6 anni perchè c'era il gruppo compatto. Si vince solamente se tutta la squadra lavora per un obiettivo. ([[Tarcisio Burgnich]])
*Non dimenticherò mai la luce negli occhi del nostro presidente {{NDR|[[Angelo Moratti]]}} dopo il nostro trionfo di Vienna. Fossi stato un pittore e avessi dovuto dipingere la 'felicità', l'avrei riprodotta con quegli occhi. ([[Luis Suárez (calciatore 1935)|Luis Suárez]])
*L'Inter di quel periodo era un gruppo compatto, valido e coeso, con tanti campioni a disposizione. Il presidente, [[Angelo Moratti]], fu molto bravo ad amalgamare la nostra compagine. Abbiamo vinto tutto e non poteva che andare così, eravamo fortissimi. ([[Mario Corso]])
*La mia Inter aveva qualcosa che nessun'altra squadra aveva: noi eravamo sia solidi che tecnici, una combinazione che ha reso quell'Inter una delle migliori squadre di sempre. ([[Sandro Mazzola]])
*{{NDR|«Pensa che dal dibattimento [sul doping all'Inter negli anni 1960] uscirà un'immagine diversa dell'Inter vincente di quegli anni?»}} Non lo so, non mi interessa. Se avessi voluto davvero fare del male all'Inter, in quel libro avrei scritto anche tante altre cose. Avrei parlato delle partite truccate e degli arbitri comprati, specie nelle coppe. Invece ho lasciato perdere... ([[Ferruccio Mazzola]])
*Quando Keith Botsford, il mio collega americano, ed io stavamo investigando quello che abbiamo chiamato ''The Years of the Golden Fix'', è emerso che le vittorie europee dell'Inter degli anni 1960 furono frutto di corruzione e imbrogli nei quali Angelo Moratti giocò un ruolo cruciale in un sistema messo in piedi da due uomini ora deceduti: Deszo Szolti, faccendiere ungherese, e Italo Allodi, il serpentino. ([[Brian Glanville]])
*{{NDR|Dopo la sconfitta per 1-0 dell'Inter a Mantova nell'ultima giornata del campionato 1966-1967}} Siamo stati grandi quando si vinceva, cerchiamo di essere grandi anche ora che abbiamo perduto. Forse siamo rimasti troppo tempo sulla cresta dell'onda. E tutti a spingere per buttarci giù. Ora saranno tutti soddisfatti. ([[Angelo Moratti]])
 
===[[Sandro Mazzola]]===
*Credo che abbia fatto delle cose che non stanno né in cielo né in terra. ([[Sandro Mazzola]])
*La mia Inter aveva qualcosa che nessun'altra squadra aveva: noi eravamo sia solidi che tecnici, una combinazione che ha reso quell'Inter una delle migliori squadre di sempre. ([[Sandro Mazzola]])
*{{NDR|Alla domanda «La grande Inter non è mai stata una squadra di amici: è vero?»}} No. Il problema erano i ritiri; siccome eravamo sempre insieme, quando Herrera, che era un cerbero, ci lasciava liberi, ognuno tornava a casa. Ma in campo eravamo uniti, un gruppo di ferro. Una volta contro il Borussia Dortmund, per difendere Jair, cercai di picchiare due tedeschi che erano il doppio di me. ([[Sandro Mazzola]])
 
==Voci correlate==
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==Altri progetti==
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{{FC Internazionale Milano}}