Grande Inter: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Dipralb (discussione | contributi)
Annullata la modifica 835128 di Dipralb (discussione)
Dipralb (discussione | contributi)
+1
Riga 7:
*Era una squadra costruita apposta per sviluppare un certo tipo di gioco. Eravamo così ben assortiti, con Facchetti e Corso che si trovavano a meraviglia. Per noi che giocavamo insieme era bello stare insieme in campo, ci aiutavamo a vicenda per arrivare ad ottenere un risultato. ([[Giuliano Sarti]])
*Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, [[Helenio Herrera]], che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. ([[Ferruccio Mazzola]])
*L'Inter era una squadra leggendaria. C’erano giocatori come [[Giacinto Facchetti|Facchetti]] e [[Sandro Mazzola|Mazzola]], e in panchina c’era un totem come [[Helenio Herrera|Herrera]], con cui avevo parlato più volte e che mi convinse a lasciare il Bayern Monaco. [La differenza tra noi e loro] Era gigantesca. Noi giocavamo al “Grünwalder Straße Stadion”, che aveva una capienza di circa 12.000 spettatori, loro invece a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. L’atmosfera di quello stadio mi affascinava. Volevo giocarci ad ogni costo. ([[Franz Beckenbauer]])
*In campo ci aiutavamo senza gelosie. Fuori non so. Penso che [[Luis Suárez (calciatore 1935)|Suarez]] e [[Mario Corso|Corso]] non si amassero molto, perché Mariolino poteva sbagliare venti passaggi di fila e restava l'idolo dei tifosi, ma se Luisito ne sbagliava uno lo fischiavano. Pensi che quando Jair è arrivato, giovanissimo, pativa la nostalgia, non gli piaceva il clima, il cibo, la città. Allora [[Giacinto Facchetti|Facchetti]] se l'è preso in casa non so quanto tempo, Jair s'è ambientato ed è diventato una colonna nel gioco dell'Inter. Oggi quanti farebbero come Giacinto? ([[Aristide Guarneri]])
*Noi, allora, siamo stati ai vertici per 5-6 anni perchè c'era il gruppo compatto. Si vince solamente se tutta la squadra lavora per un obiettivo. ([[Tarcisio Burgnich]])