Mantova: differenze tra le versioni
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non su mantova, magari sulla sua casa di mantova |
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*A Mantova, qualche anno fa, andavo cercando bozzetti e piccoli quadri quali mi consentivano le mie modeste sostanze; esigevo però che i pittori fossero anteriori al 1600, perché verso quest'epoca si spense del tutto l'originalità italiana messa in pericolo sin dalla caduta di [[Firenze]] nel 1530. ([[Stendhal]])
*Bisognerà però che l'Italia cominci col persuadersi che v'è nel seno della nazione stessa un nemico più potente dell'Austria, ed è la nostra colossale [[ignoranza]], sono le moltitudini analfabete, i burocrati macchina, i professori ignoranti, i politici bambini, i diplomatici impossibili, i generali incapaci, l'operaio inesperto, l'agricoltore patriarcale e la rettorica che ci rode le ossa. Non è il quadrilatero di Mantova e Verona che ha potuto arrestare il nostro cammino, ma è il quadrilatero di 17 milioni di analfabeti e di 5 milioni di Arcadi. ([[Pasquale Villari]])
*E tu, Mantova, sarai esaltata. Così a Dio piacque; e i voleri divini non posson restare incompiuti. [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] mantovano cantò Enea troiano; Enea senese dette ricchezza alla patria di Virgilio. ([[Papa Pio II]])
*Entrando il marzo del 1340, i Gonzaga signori di Mantova avevano aperta una corte bandita nella loro città, con tavole disposte a chiunque venisse, con musici, saltambanchi, buffoni, fontane che sprizzavano vino, tutta insomma la pompa colla quale i tirannelli, surrogatisi ai liberi governi in Lombardia, procuravano di stordire i generosi, allettare i vani, ed abbagliare la plebe, sempre ingorda dietro a queste luccicanti apparenze. ([[Cesare Cantù]])
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*Il lago di Garda non saprei assimigliare ad altro che ad un alto mare chiuso e serrato tra altissimi monti, che stendendosi verso [[Peschiera del Garda|Peschiera]], trovate le vie aperte, manda fuori un profondo e largo fiume detto [[Mincio]], che è quello che fa il lago intorno la città di Mantova. ([[Andrea Minucci]])
*Mantova mi generò, la Calabria mi rapì, mi tiene oggi Partenope: cantai i pascoli, le campagne, i condottieri. (attribuita a [[Publio Virgilio Marone]])
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*''Pur [[Virgilio]] si trasse a lei, pregando | che ne mostrasse la miglior salita; | e quella non rispuose al suo dimando, | ama di nostro paese e de la vita | ci 'nchiese; e 'l dolce duca incominciava | "Mantüa ...", e l'ombra, tutta in sé romita, | surse ver' lui del loco ove pria stava, | dicendo: "O Mantoano, io son Sordello | de la tua terra!"; e l'un l'altro abbracciava.'' ([[Dante Alighieri]])
*Quanto a me se non ha mai saputo nulla le darò in quattro tocchi la mia biografia presente e quasi anche futura. Fui letterato a Milano fino all'aprile, soldato con Garibaldi fino ad ora, e d'ora in poi imbecille campagnolo fino a nuovo ordine. Credo che quando sarò stufo di spaventare a fucilate le passere del vicinato prenderò la via di Modena, intanto faccio compagnia alla mamma che appunto per questo è uscita da Mantova e scrivacchio versi a ore perdute. ([[Ippolito Nievo]])
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