Konrad Lorenz: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 9:
*Esistono alcune cose nella natura nelle quali la bellezza e l'utilità, come la perfezione artistica e tecnica, si combinano in modo quasi incomprensibile: la tela del [[ragno]], l'ala della [[libellula]], il corpo stupendamente affusolato del [[delfino]], e i movimenti del [[gatto]].<ref>Citato in Parisini, p. 84.</ref>
*La cosa più importante è che la persona diventi ricettiva alla [[bellezza]].<ref>Citato in Parisini, p. 10.</ref>
*La peggiore tortura cui una [[gallina]] [[allevamento intensivoin batteria|di batteria]] è sottoposta è l'impossibilità di ritirarsi in disparte per deporre le uova. Chiunque abbia un minimo di conoscenza degli animali sa quanto è straziante vedere una gallina che tenta ripetutamente di nascondersi dietro le sue compagne di prigionia alla vana ricerca di un riparo.<ref>Da ''Animals are Sentient Beings: Konrad Lorenz on Instinct and Modern Factory Farming'', ''Der Spiegel'', 17 novembre 1980; citato in [[Jeffrey Moussaieff Masson]], ''Chi c'è nel tuo piatto?'', traduzione di Nello Giugliano, Cairo editore, Milano, 2009, p. 68. ISBN 978-88-6052-218-4</ref>
*Neppure le conoscenze che fanno epoca, quelle di cui siamo debitori a un [[Giordano Bruno]] o a un [[Galileo Galilei]], hanno avuto un profondo influsso sulla nostra concezione del mondo...<br />Con troppa facilità gli uomini si considerano il centro dell'universo, qualcosa di estraneo e di superiore alla natura... Questo atteggiamento ci preclude quella forma di riflessione su noi stessi di cui oggi avremmo tanto bisogno. Le grandi scoperte delle scienze naturali inducono l'uomo a un senso di umiltà: proprio per questo vengono a volte avversate. Da Galilei l'uomo ha appreso suo malgrado che la Terra gira intorno al Sole e non viceversa; e sempre suo malgrado ha appreso da Giordano Bruno che il Sole non è che un granello di polvere tra innumerevoli altri granelli di polvere. Ma la cosa per lui più detestabile è sapere di non essere altro che un'escrescenza del grande albero della vita...<ref>Da ''Natura e destino'' (''Das Wirkungsgefüge der Natur und das Schicksal des Menschen'', 1978); citato in Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, p. 103. ISBN 88-85944-12-4</ref>
*Sarà molto difficile per l'orgoglio umano riconoscere che l'«homo sapiens» non ha semplicemente qualche interesse per gli animali: lui è un animale!<ref>Citato in Parisini, p. 19.</ref>