Istinto: differenze tra le versioni

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*Anche l'uomo ha i suoi istinti: quanta parte della vita umana è retta da questi meccanismi! La ricerca dell'ornamento, il culto della moda, per esempio sono atti istintivi: sono meccanismi coscienti, che l'individuo segue senza capire il fine al quale sono indirizzati. Quindi anche l'uomo è un essere istintivo. D'altra parte l'[[animale]] non è puramente istintivo [...]. Ogni animale ha in maggiore o minor misura una certa spontaneità, un'intelligenza individuale, che del resto è stata l'origine prima degli istinti stessi. ([[Piero Martinetti]])
*E che è l'istinto se non lo specchio fedele, se non ciò che obbedisce in corrispondenza a tutte le manifestazioni della [[natura]]? ([[Carlo Maria Franzero]])
*È un istinto naturale di ritirarsi davanti all'ignoto. ([[Evelyn Waugh]])
*Gli altri animali, come gli esseri umani, provano piacere e dolore, felicità e tristezza. Il fatto che gli animali siano mossi da molte delle stesse emozioni che toccano noi è ben attestato. Chiamare «istinto» l'intero complesso delle loro emozioni e dei loro comportamenti è stupido. ([[Jonathan Safran Foer]])
*Gli istinti non tengono conto dei contratti o degli obblighi, se li tenti troppo. ([[Sara Seale]])
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*L'attributo di istintuale spetta solo a quei processi inconsci ed ereditari, che si manifestano uniformemente e regolarmente. Nel contempo essi devono recare i segni di un'indefettibile necessità, cioè possedere una natura riflessa del tipo indicato da [[Herbert Spencer]]. Questi processi differiscono dai semplici riflessi senso-motorii solo per la maggiore complessità. ([[Carl Gustav Jung]])
*L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo. ([[Marcel Proust]])
*L'istinto è una cosa meravigliosa. [...] Non può essere spiegato, né dev'essere ignorato. ([[Agatha Christie]])
*L'uguaglianza degli istinti è una parentela tra gli uomini. ([[Alphonse de Lamartine]])
*La voce dell'istinto, cui l'animale selvatico, nello spazio vitale in cui si trova naturalmente collocato, può ubbidire senza freni, perché essa lo consiglia sempre per il bene dell'individuo e della specie, nell'uomo diviene anche troppo spesso fonte di suggestioni perniciose, ed è tanto più pericolosa in quanto ci parla nello stesso linguaggio in cui ci si manifestano anche altri impulsi, ai quali ancor oggi non solo possiamo, ma dobbiamo ubbidire. L'uomo è quindi costretto a vagliare alla luce del pensiero concettuale ogni singolo impulso [...]. ([[Konrad Lorenz]])
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[[Categoria:Etologia]]