Giorgio Bassani: differenze tra le versioni
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====Citazioni====
*Soltanto l'insistenza del padre aveva potuto indurre Girolamo Camaioli a seguire i funerali dello zio Celio. «Il cancro non perdona», aveva detto. (
*Dopo il funerale – prevedeva Girolamo – suo padre avrebbe parlato della malattia e della morte, che adesso come non mai avrebbe intuito imminente. «Quante sofferenze prima di chiudere gli occhi, povero Celio!», avrebbe detto. «Ma dopo la morte non c'è più nulla». Solo i morti stanno bene. (
====[[Explicit]]====
La mamma, sorridendo come solo sanno sorridere i morti nella memoria, pieni di compatimento e di indulgenza [...], gli aveva posato dolcemente una mano sulla bocca. Quindi gli aveva legato un fazzoletto intorno al ginocchio.
===''Lida Mantovani''===
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====Citazioni====
*...gli uomini sono tutti uguali! (
*...gli uomini sono tutti cacciatori. (
*L'amore, in fondo, ha il suo migliore alimento nei contrasti, nei sotterfugi... (
====[[Explicit]]====
Per tornare a parlare di quell'età dell'oro della quale, nel febbraio del '29, aveva predetto il ritorno, certo non aspettava che di sentirle dire:<br>«Sono incinta<br>Con altrettanta certezza, tuttavia, cogliendolo di sorpresa, la morte aveva prevenuto e impedito in lui ogni principio di disperazione»<!--non credo che le virgolette si chiudino quaggiù-->
===''La passeggiata prima di cena''===
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====[[Explicit]]====
La Scienza. Non era questa la ''sua'' missione?<br>
===''Una lapide in via Mazzini''===
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====Citazioni====
*Non c'è nulla più dell'onesta pretesa di mantenere distinto nella propria vità ciò che è pubblico da ciò che è privato, che ecciti l'interesse indiscreto delle piccole società perbene. (
*«La guardi», diceva intanto Fadigati, indicandomela [la cagna]. «Forse bisognerebbe essere così, sapere accettare la propria natura. Ma d'altra parte come si fa? È possibile pagare un prezzo simile? Nell'uomo c'è molto della bestia, eppure può, l'uomo, arrendersi? Ammettere di essere una bestia, e soltanto una bestia?» <br>Scoppiai in una gran risata. <br>«Oh, no», dissi. «Sarebbe come dire: può un italiano, un cittadino italiano, ammettere di essere un ebreo, e soltanto un ebreo?» [...] <br>«Che cosa dovrei fare?», lo interruppi con impeto. «Accettare di essere quello che sono? O meglio adattarmi ad essere quello che gli altri vogliono che io sia?» (
*La gioia di mio padre – pensavo – era quella dello scolaretto ingiustamente espulso, il quale, richiamato indietro per ordine del maestro dal corridoio deserto dove rimase per un poco di tempo in esilio, si trovi, a un tratto, contro ogni sua aspettativa, riammesso in aula fra i cari compagni: non soltanto assolto, ma riconosciuto innocente e riabilitato in pieno. Ebbene non era giusto, in fondo, che mio padre gioisse come quel bambino? Io però no. Il senso di solitudine che mi aveva sempre accompagnato in quei due ultimi mesi diventava se mai, proprio adesso, ancora più atroce: totale e definitivo. Dal mio esilio non sarei mai tornato, io. Mai più. (
===''In esilio''===
C'è sempre stato qualcosa che mi ha impedito di diventare veramente amico di Marco Giori, il figlio del signor Amleto Giori, noto proprietario di Ambrogio. (Ambrogio è il nome di un paese).<br>
====[[Explicit]]====
Lo osservavo, e non sapevo che cosa pensare. Era vestito senza nessuna cura: con una vecchia giacca di lana color tabacco, dalle tasche sformate, e certi calzoni di flanella grigia, lisi e rigonfi ai ginocchi, che chissà da quanto tempo non erano stati stirati.<br> Di salute stava bene, comunque. Si era irrobustito, ingrossato: un uomo di quasi cinquant'anni, ormai.<br>
==''Di là dal cuore''==
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===Citazioni===
*Il professor Bianchi, d'italiano, aveva cominciato le lezioni declamando una canzone di Dante, e un verso, di questa, mi aveva straordinariamente colpito. Diceva:«L'essilio che m'è dato a onor mi tegno». Poteva essere la mia divisa – pensavo –, il mio motto. (
*Come due giovani sposi, unitisi non per scelta spontanea ma per volontà superiore, stavamo assieme ben consapevoli, entrambi, del significato sociale e della mondana importanza della nostra unione. (
===[[Explicit]]===
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*Anche se li sapevo [...] disadatti a valutare la reale portata dell'oggi li vedevo, avvolti nella memoria. (cap. III, 7; 2012, p. 137)
*Io ero rimasto qui, e per me, che ero rimasto...per me in realtà non c'era speranza, non c'era nessuna speranza. (cap. III, 7; 2012, p. 138)
*Ancora qualche secondo, e avrei udito la sua voce, il suo
*Ora lui, Bartleby, finché lo mettevano a scrivere, ci dava dentro a sgobbare coscienziosamente. Ma se a Spencer Tracy veniva in testa di affidargli qualche lavoretto supplementare, come quello di collazionare una copia sul testo, originale, o di fare un salto dal tabaccaio all'angolo della strada per comperare un francobollo, lui niente: si limitava a sorridere evasivo, e rispondere con educata fermezza: «''I prefer not to''».<ref>{{Cfr
*[...] ebbi il senso preciso che stavo perdendola, che l'avevo perduta. (cap. IV, 2; 2012, p. 158)
* Eh, sì, tagliare la corda è facile: ma a cosa porta, quasi sempre, specie in materia di «situazioni morbide»? Novantanove volte su cento la brace continua a covare sotto la cenere: col magnifico risultato che dopo, quando due si rivedono, parlarsi tranquillamente, da buoni amici, è diventato difficilissimo, pressoché impossibile. (cap. IV, 3; 1962, p. 221; 1990, p. 398)
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*''Tutti viviamo come nemici assediati | dentro un mastio di ferro. || Questa strada è irta di sassi: | ne siamo tutti viaggiatori. | Io vi dico: curviamoci sui nostri passi, | sulle nostre lanterne da minatori''. (da ''Primi versi'', ''I carbonari''; p. 35)
*''«Chissà», tenti; «e se questo | nostro vivere è un sogno? | Un alibi, un pretesto | per una gioia che solo || a me, a te si darà?...» | Ma al fosco riso, agli sguardi, | sempre al bel viso atroce, | ti riconosco, oh, tardi''. (da ''Te lucis ante'', 4; p. 48)
*''M'avessi da bambino | serbato alla tua Legge. | Stato sarei del gregge | dei morti a capo chino. || vittima persuasa | di un'altra libertà.'' (da ''Te lucis ante'', 13,
*''«Vide cor meum»: Tu, chiami? Oh il cuore, il cuore, niente | altro di me (Tu, cerchi?) ti specchia dal profondo. | Dunque toccami il cuore; gli occhi no, non la mente, | non la lingua insolente, la bocca ove m'ascondo''. (da ''Un'altra libertà'', ''Vide cor meum''; p. 63)
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