Hermann Hesse: differenze tra le versioni

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==''Knulp''==
===[[Incipit]]===
All'inizio degli anno '90 il nostro amico Knulp dovette passare diverse settimane in ospedale, e quando venne dimesso si era già a metà febbraio, con un tempaccio spaventoso, così che dopo pochi giorni di vagabondaggio sentì che gli era di nuovo tornata la febbre e dovette pensare a procurarsi un ricovero. Amici non gli erano mai mancati, ed avrebbe trovato accoglienza cordiale in quasi tutti i villaggi dei dintorni. Ma su questo punto era particolarmente orgoglioso, tanto che se accettava qualcosa da un amico, quest'ultimo poteva considerarsi onorato.
 
*{{NDR|Hermann Hesse, ''Tre storie dalla vita di Knulp'', traduzione di Mario Specchio, Marsilio.}}
 
===Citazioni===
*''Lo stanco vagabondo | è andato al ristorante; | non ha nessuno al mondo | quell'anima vagante''. (da ''Sentori di primavera'')
*''Come fiori sono gli uomini, | anch'essi torneranno | a primavera. | Non saranno più malati | e tutto è perdonato''. (da ''Sentori di primavera'')
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===''Sotto la ruota''===
Joseph Giebenrath, mediatore e agente di commercio, non si distingueva dai suoi concittadini per nessuna virtù e per nessun pregio particolare. Come loro era tarchiato e robusto, dotato di un discreto senso commerciale unito a una sincera, congenita venerazione per il denaro; e come loro possedeva una villetta con giardino, una tomba di famiglia al cimitero e una devozione alquanto spregiudicata che con l'andar del tempo aveva finito col mostrar la corda, il debito rispetto per il Signore Iddio e per l'autorità costituita e una sottomissione cieca ai ferrei comandamenti del decoro borghese.
 
===''Tre storie dalla vita di Knulp''===
All'inizio degli anno '90 il nostro amico Knulp dovette passare diverse settimane in ospedale, e quando venne dimesso si era già a metà febbraio, con un tempaccio spaventoso, così che dopo pochi giorni di vagabondaggio sentì che gli era di nuovo tornata la febbre e dovette pensare a procurarsi un ricovero. Amici non gli erano mai mancati, ed avrebbe trovato accoglienza cordiale in quasi tutti i villaggi dei dintorni. Ma su questo punto era particolarmente orgoglioso, tanto che se accettava qualcosa da un amico, quest'ultimo poteva considerarsi onorato.
 
==Citazioni su Hermann Hesse==
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*Hermann Hesse, ''Bella è la gioventù'' (''Schön ist die Jugend'', 1916; ''Taedium vitae''; ''Die Verlonunch''), traduzione di Mirella Ulivieri, Newton Compton, Roma, 1992. ISBN 88-1982-003-1
*Hermann Hesse, ''Demian'' (1919), traduzione di Bruna Maria Dal Lago Veneri, Newton Compton, Roma, 1988.
*Hermann Hesse, ''Demian'' (1919)', traduzione di Ervino Pocar, Mondadori, Milano, 2010.
*Hermann Hesse, ''Farfalle'', traduzione di Cristina Scassellati, Stampa Alternativa, 1991.
*Hermann Hesse, ''Gertrud'' (1910), traduzione di Maria Pia Crisanaz Palin, Mondadori, Milano.
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*Hermann Hesse, ''Sull'amore'', traduzione e introduzione di Bruna Bianchi, Mondadori, Milano, 1988.
*Hermann Hesse, ''Taedium vitae'', in ''Bella è la gioventù'' (''Schön ist die Jugend'', ''Taedium vitae'', ''Die Verlonunch''), traduzione di Mirella Ulivieri, Newton Compton, Roma, 1992. ISBN 88-1982-003-1
*Hermann Hesse, ''Tre storie dalla vita di Knulp'', traduzione di Mario Specchio, Marsilio.
*Hermann Hesse, ''Vagabondaggio'', in ''Storie di vagabondaggio'', a cura di Mario Specchio, traduzioni di Paola Sorge, Mario Specchio, Francesca Ricci, Newton Compton, Roma, 1991.
*Hermann Hesse, ''Viaggio in India'' (''Aus Indien''), a cura di Brunamaria Dal Lago Veneri e Viviana Finzi Vita, Newton Compton, Roma, 1994.