Hermann Hesse: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Hermann Hesse==
*[[Arte]] significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio.<ref (daname=KleinEWagner>Da ''Klein e Wagner'').</ref>
*Hermann[[Destino]] Hesse,e [[carattere]] sono due nomi del medesimo concetto.<ref>Da ''La cura'', traduzione di Italo Alighiero Chiusano, Adelphi, 1979. ISBN 884590346X</ref>
*Chi ha un forte senso individualistico deve riconoscere che la vita è una lotta tra sacrificio e fierezza, tra il riconoscimento sociale e la salvezza della personalità. (da ''Letture da un minuto'', a cura di Volker Michels, traduzione di Maria Teresa Giannelli, Rizzoli, 1983)
*[[Destino]] e [[carattere]] sono due nomi del medesimo concetto. (da ''La cura'')
*{{NDR|Su ''[[L'idiota]]''}} Egli nega, questo mite Idiota, tutta la vita, tutti i pensieri e i sentimenti, tutto il mondo e la realtà degl'altri. Per lui la verità è una cosa tutta diversa che per loro. La loro realtà, per lui, è come un'ombra. Il fatto di vedere e di pretendere una realtà assolutamente nuova fa di lui loro nemico. [...] [Egli] una o più volte si è trovato sulla magica soglia ove si accetta ogni cosa, dove non solo è vero ogni pensiero remoto, ma anche il suo contrario. La sua innocenza è tutt'altro che innocua, e a ragione gl'altri ne hanno terrore. [...] Non che infranga le tavole della legge, ma le gira solo dall'altra parte e ci mostra che sul retro è scritto il contrario. (da ''Saggi; Poesie scelte'')
*Già mezza [[Europa]]... è sulla via del caos, ebbra di fanatiche illusioni cammina sull'orlo dell'abisso e canta, canta un inno ebbro come cantava Dmitri Karamasoff<ref>Uno dei personaggi del romanzo ''I fratelli Karamàzov'' (cfr. [[w:I fratelli Karamàzov]]).</ref>. Il [[Borghesia|borghese]] oltraggiato ride di questi canti, ma il santo e il veggente li ascoltano piangendo. (citato in Robero Sanesi, ''T.S. Eliot'', CEI, Milano)
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*Il viaggio fu, in realtà, una delusione, cioè per allora, perché in seguito esso fece maturare i più splendidi frutti. (da una lettera a [[Romain Rolland]], 1923)<ref name=Bar>Citato in [[Marcello Bartoli]], ''Hesse in India'', ''Schede'', ''La Fiera Letteraria'', aprile 1973.</ref>
*Io non credo in quei [[poeta|poeti]] dalle cui menti, si dice, i versi prorompono già compiuti, come dee corazzate. Io so quanta vita interiore e quanto sangue rosso vivo ogni singolo verso genuino deve aver bevuto, prima di poter alzarsi in piedi e camminare da solo. (da ''Hermann Lauscher'')
*La tua vita non sarà piatta e scialba se saprai che la tua lotta non avrà successo. Sarà molto più piatta se tu, combattendo per qualcosa di degno e di spirituale, pensi che lo dovresti anche ottenere. (da ''Letture da un minuto'')
*L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di [[bugia|menzogne]] che lo avvolge e lo protegge.
:L'uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo veste e lo protegge. (da ''Peter Camenzind'')
*Nella nostra vita frettolosa, assordante, sono maledettamente poche le ore in cui l'anima può diventare [[conoscere se stessi|cosciente di sé stessa]], in cui tace la vita dei sensi e quella dello spirito e l'anima sta senza veli davanti allo specchio dei ricordi e della coscienza. (da ''Notti insonni'')<ref name=ozio>In Hermann Hesse, ''Il piacere dell'ozio'', a cura di Paola Sorge, Newton, 1995. ISBN 88-7983-991-8.</ref>
*Parlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per rendere tutto piatto e insulso.<ref (da ''Klein e Wagner'')name=KleinEWagner/>
*Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di [[totalitarismo]]. (da ''Letture da un minuto'')
*Parlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per rendere tutto piatto e insulso. (da ''Klein e Wagner'')
*Perciò mi sembra che si debba coltivare l'[[regalo|arte del regalare]] anche alle cose belle che ci sono vicine e abituali, l'amore e la venerazione che riserviamo a quelle lontane e remote. (''L'azzurra lontananza'', da ''Il vagabondo'')
*Solo chi ha necessità di un tocco delicato, sa toccare con [[delicatezza]]. (da ''Notti insonni'')<ref name=ozio/>
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*La maggioranza di questi europei e americani usciti dai consueti binari portava con sé come unico vizio una certa pigrizia tipica di così tanti vegetariani. Essi non volevano né oro né beni di consumo, né potere né divertimenti, ma volevano innanzitutto poter condurre la loro modesta vita senza lavorare e senza essere importunati.
*Qui in Asia Minore tutto sembrava alquanto ragionevole e nulla impossibile. Di quando in quando si vedevano nuovi arrivati che, in preda all'estasi provocata da questa realizzazione dei loro desideri, andavano in giro con visi luminosi e spiritati o con lucide lacrime di gioia, le mani colme di fiori e salutando con il bacio della pace ogni persona che incrociavano.
 
==''Letture da un minuto''==
*Chi ha un forte senso individualistico deve riconoscere che la vita è una lotta tra sacrificio e fierezza, tra il riconoscimento sociale e la salvezza della personalità. (da ''Letture da un minuto'', a cura di Volker Michels, traduzione di Maria Teresa Giannelli, Rizzoli, 1983)
*La tua vita non sarà piatta e scialba se saprai che la tua lotta non avrà successo. Sarà molto più piatta se tu, combattendo per qualcosa di degno e di spirituale, pensi che lo dovresti anche ottenere. (da ''Letture da un minuto'')
*Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di [[totalitarismo]]. (da ''Letture da un minuto'')
 
==''Narciso e Boccadoro''==
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*Hermann Hesse, ''Il coraggio di ogni giorno'', a cura di Volker Michels, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1990.
*Hermann Hesse, ''Il giuoco delle perle di vetro'', traduzione di Ervino Pocar, Arnoldo Mondadori Editore.
*Hermann Hesse, ''Il lupo della steppa'' (''Der Steppenwolf)''), traduzione di [[Ervino Pocar]], Oscar Mondadori, 1999. ISBN 8804460350
*Hermann Hesse, ''La cura'', traduzione di Italo Alighiero Chiusano, Adelphi, 1979. ISBN 884590346X
*Hermann Hesse, ''La felicità'', a cura di Volker Michels, traduzione di Nicoletta Salomon, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2010.
*Hermann Hesse, ''La fine del dottor Knölge'', in ''L'arte dell'ozio'', traduzione di Luisa Coeta e Anna Martini, Oscar Mondadori, Milano, 2013. ISBN 9788852032851 ([http://books.google.it/books?id=tq93JZiwZEUC&pg=PT0 Anteprima su Google Libri])
*Hermann Hesse, ''L'azzurra lontananza'', traduzione di Luisa Coeta, SugarCo Edizioni 1985.
*Hermann Hesse, ''Letture da un minuto. {{small|Aforismi di un grande moralista}}'', a cura di V.Volker Michels, traduzione di T. Giannelli, Rizzoli, Milano, 1995. ISBN 8817151173
*Hermann Hesse, ''L'infanzia dell'incantatore'', traduzione di Gianna Ruschena Accatino, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2004.
*Hermann Hesse, ''Narciso e Boccadoro'', traduzione di Cristina Baseggio, Oscar Mondadori, 1989.