Claude Lévi-Strauss: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Levi-strauss 260.jpg|thumb|Claude Lévi-Strauss]]
'''Claude Lévi-Strauss''' (1908 – 2009), antropologo, filosofo, psicologo e semiologofilosofo francese.
 
==Citazioni di Claude Lévi-Strauss==
*In questo secolo in cui l'uomo si accanisce nel distruggere innumerevoli forme di vita, dopo aver distrutto molte società la cui ricchezza e diversità costituiscono da tempo immemorabile il suo più splendido patrimonio, è più che mai necessario dire, come fanno i miti, che un umanesimo ben orientato non comincia da se stessi, ma pone il mondo prima della vita, la vita prima dell'uomo e il rispetto degli altri esseri prima dell'amor proprio. Né va dimenticato che, essendo comunque destinato a terminare, nemmeno un soggiorno di uno o due milioni di anni su questa terra può servire per appropriarsi del nostro pianeta come se fosse una cosa e per comportarsi senza pudore e senza discrezione.<ref>Da ''L'origine delle buone maniere a tavola'', p. 457.</ref>
*L'uomo che muore si tramuta in giaguaro, la donna che muore con la tempesta se ne va con la tempesta scompare.<ref>Da ''La vita familiare e sociale degli Indiani Nambikwara''.</ref>
*La diversità delle culture umane non deve invitarci ad un'osservazione spezzettante o spezzettata. Essa è funzionale non tanto all'isolamento dei gruppi quanto delle relazioni che le uniscono.<ref name=Razza/>
*La [[musica]] è una macchina per sopprimere il tempo.<ref>Da ''Il crudo e il cotto''.</ref>
*Lo [[scienziato]] non è l'uomo che fornisce le vere [[domanda e risposta|risposte]]; è quello che pone le vere [[domanda e risposta|domande]].<ref>Dall'introduzione a ''Il crudo e il cotto''.</ref>
*Nel modo più inatteso, è proprio il dialogo con la [[scienza]] ciò che rende nuovamente attuale il pensiero [[mito|mitico]].<ref>Da ''Razza e storia e altri studi di antropologia''.</ref>
*Nulla, allo stato attuale della scienza, permette di affermare la superiorità o l'inferiorità intellettuale di una razza rispetto all'altra.<ref name=Razza>Da ''Razza e Storia. Razza e cultura''.</ref>
*La diversità delle culture umane non deve invitarci ad un'osservazione spezzettante o spezzettata. Essa è funzionale non tanto all'isolamento dei gruppi quanto delle relazioni che le uniscono.<ref name=Razza/>
*Verrà un giorno in cui l'idea che per nutrirsi gli uomini del passato allevavano e massacravano degli esseri viventi, mettendo in mostra nelle vetrine le loro carni dilaniate, ispirerà senza dubbio la stessa repulsione provata dai viaggiatori del XVII e XVIII secolo nei confronti dei pasti cannibalici dei selvaggi americani, africani, o dell'Oceania.<ref>Da ''La leçon de sagesse des vaches folles'', 2001; citato in [[Matthieu Ricard]], ''Sei un animale!'', traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 77. ISBN 978-88-200-6028-2</ref>