Luciano De Crescenzo: differenze tra le versioni

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*[[Napoli]] per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell'animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l'ultima speranza che resta alla razza umana. (''Due parole di prefazione''; p. 9)
*[...] [[Gli uomini si dividono in due categorie|l'umanità si divide]] in quelli che si fanno la doccia e in quelli che si fanno il bagno. (cap. 3; p. 30)
*Se viene fatto con amore il [[caffè]] può diventare buonissimo. Veda: quello il caffè da dentro alla caffettiera lo sente se c'è simpatia tra chi lo sta facendo e chi se lo deve bere. (cap. 5; p. 38)
*Lei deve sapere, carissimo ingegnere, che il caffè non è propriamente un liquido, ma è come dire una cosa di mezzo tra un liquido ed un aeriforme, insomma una cosa che non appena entra a contatto con il palato sublima, ed invece di scendere sale, sale, vi entra nel cervello e là resta quasi a tenervi compagnia, e così succede che uno per ore ed ore lavora e pensa: ''ma che bellu' cafè ca me so pigliato stamattina.'' (cap. 5; p. 38)
*[...] quando un cristiano sente il desiderio di prendere un caffè, non è perché vuole bere un caffè, ma perché ha avvertito il bisogno di entrare di nuovo in contatto con l'umanità, e quindi deve interrompere il lavoro che sta facendo, invitare uno o più colleghi ad andare a prendersi il caffè insieme, camminare al sole fino al bar preferito, vincere una piccola gara con annessa colluttazione per chi offre i suddetti caffè, fare un complimento alla cassiera, due chiacchiere sportive con il barista ed il tutto senza dare alcuna istruzione sul tipo di caffè preferito, dal momento che un vero barista deve già conoscere il gusto del suo cliente. Tutto ciò è rito, è religione, e lei non me lo può sostituire con una macchinetta che da una parte si ingoia le cento lire e dall'altra mi versa un liquido anonimo e inodore! (cap. 5; p. 39)
*[...] la parola esagerazione non esiste nel vocabolario dell'amore. (cap. 7; p. 65)
*[...] di [[Berna]] si dice che sia grande il doppio del cimitero di Vienna ma che ci si diverta solo la metà. (cap. 7; p. 65)