Hugo von Hofmannsthal: differenze tra le versioni

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*La [[morale]] corrente viene oscurata da due impulsi: l'impulso all'esperimento e l'impulso alla bellezza, l'impulso a comprendere e l'impulso a dimenticare. (da ''Gabriele D'Annunzio, I'', p. 78)
*{{NDR|L'[[Italia]]}} [...] paese della nostra nostalgia, dove sono città i cui nomi non sanno di vuota e rozza realtà quotidiana, ma risuonano come se li avessero formati conversando e cantando le dolci e profumate labbra della poesia stessa. (da ''Gabriele D'Annunzio, I'', p. 78)
*[...] come il popolo ribelle della grande città si riversò sul Monte Sacro, così i nostri pensieri di bellezza e di felicità sono fuggiti a schiere lontano da noi, lontano dalla realtà quotidiana, e hanno alzato le loro preziose tende sulla montagna crepuscolare del passato. Ma il grande [[poeta]] che noi tutti attendiamo si chiama [[Agrippa Menenio Lanato|Menenio Agrippa]] ed è un signore grande e saggio: con meravigliose fiabe da pifferaio magico, con purpuree tragedie, specchi da cui il corso della vita si riverbera possente, cupo e scintillante, egli alletterà i fuggiaschi, così che ritornino a servire il giorno vivente, come si conviene. (da ''Gabriele D'Annunzio, I'', pp. 86-87)
*[...] la forza di [[vivere]] è un mistero. (da ''Il nuovo romanzo di D'annunzio, «Le vergini delle rocce», I'', p. 94)
*Uno può essere qui, eppure non essere nella vita: è assolutamente un mistero che cosa d'improvviso lo travolga e faccia di lui uno che solo allora può divenire colpevole e innocente, solo allora può avere forza e bellezza. (da ''Il nuovo romanzo di D'annunzio, «Le vergini delle rocce», I'', p. 94»)