Antonio Martino: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Antonio Martino==
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* Essere liberale oggi significa saper essere conservatore, quando si tratta di difendere libertà già acquisite, e radicale, quando si tratta di conquistare spazi di libertà ancora negati. Reazionario per recuperare libertà che sono andate smarrite, rivoluzionario quando la conquista della libertà non lascia spazio ad al altrettante alternative. E progressista sempre, perché senza libertà non c’è progresso.<ref>[http://antoniomartino.org/antonio-martino/ Antonio Martino - sito ufficiale]</ref>
*Se le cose del [[capitalismo]] vanno male, è colpa del capitalismo, ma è colpa del capitalismo anche se vanno male le cose del [[comunismo]]. (da un'intervista di [[Roberto Gervaso]] del 20 luglio 2005<ref>Citato in [[Roberto Gervaso]], ''Ve li racconto io'', Milano, Mondadori, 2006, p. 266. ISBN 88-04-54931-9</ref>)
*L'eccesso di tassazione è la misura più iniqua, più antisociale, più reazionaria che si possa immaginare: impedendo a chi potrebbe crescere di farlo, congela la struttura dei redditi, rende durature se non permanenti le differenze fra chi ha molto e chi ha poco, taglia i gradini più bassi della scala dei redditi, lasciando a terra quanti potrebbero salire e migliorare la propria condizione. [...] [A sinistra] credono in un mondo in cui tutti siano costretti ad essere nani, in cui sia vietato crescere e svilupparsi. Non sembrano rendersi conto che un Paese non può essere ricco se a nessuno è permesso diventarlo. (da ''Libero'', 2 novembre 2006)
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*Ora, in realtà non è vero che la povertà dei poveri è dovuta alla ricchezza dei ricchi, questo non è mai successo. Ricchezza e povertà sono malattie contagiose, è conveniente avere vicino i ricchi, perché me ne viene qualche vantaggio, e non conviene avere vicino i poveri [...]. Il padre di San Francesco ha aiutato i poveri molto di più efficacemente del figlio, il figlio elogiando la povertà ha contribuito a diffonderla: ha fatto un danno ai poveri.<ref>Da ''In onda'', La7, 17 settembre 2011. [http://www.youtube.com/watch?v=FNy9MAkOY14/ Video] disponibile su ''Youtube.com'' (min. 9:52).</ref>
*{{NDR|[[Andrea Gallo]]}} Mi fai finire di parlare, pretacchione?<ref>Da ''In Onda'', LA7, 17 settembre 2011; citato in [http://www.repubblica.it/mobile/r/sezioni/rubriche/dekoder/2011/09/23/news/l_uno_per_cento-22104853/?refresh_ce ''Linea alla Dandini, anzi non c'è''], ''Repubblica.it'', 23 settembre 2011.</ref>
 
===Senza data===
* Essere liberale oggi significa saper essere conservatore, quando si tratta di difendere libertà già acquisite, e radicale, quando si tratta di conquistare spazi di libertà ancora negati. Reazionario per recuperare libertà che sono andate smarrite, rivoluzionario quando la conquista della libertà non lascia spazio ad al altrettante alternative. E progressista sempre, perché senza libertà non c’èc'è progresso.<ref>Citato da Florindo Rubbettino in un'intervista riportata su ''[http://www.fondazioneluigieinaudi.it/testimonianze/ Fondazioneluigieinaudi.it]''. Citazione riportata anche sul sito ufficiale ''[http://antoniomartino.org/antonio-martino/ Antonio Martino - sito ufficiale.org]''.</ref>
 
==Note==