Mahatma Gandhi: differenze tra le versioni

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*Il pensiero involontario è una debolezza dell'intelletto, perciò dominare i propri pensieri equivale a dominare l'intelletto, più difficile da dominare del vento, ma la presenza di Dio dentro di noi ci permette anche di controllare la mente, e che nessuno creda che sia impossibile, perché è difficile, ma è il fine ultimo, perciò non è da meravigliarsi che richieda uno sforzo supremo. (III, 8; 1994, p. 199)
*[...] il [[servire]] è già una ricompensa in sé. (III, 12; 1994, p. 206)
*Oggi sono dello stesso parere, per me la vita di un [[agnello]] non è meno preziosa di quella di un essere umano. Sarei restio ad ammazzare un agnello per sostenere il corpo umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall'uomo dalla crudeltà degli altri uomini. (III, 18; 1994, p. 219)
*Credo che sia un errore volere delle [[certezza|certezze]] in questa vita, dato che tutto, salvo Iddio, che è verità, è fallace; tutto ciò che ci avviene intorno è mobile, passeggero. Ma c'è un Essere Supremo nascosto che è Certezza, e fortunato chi riesce a scorgerlo e a seguirlo. (III, 23; 1994, p. 232)
*La mia esperienza mi insegna che se si ha il cuore puro, le [[sventura|sventure]] portano con sé anche il rimedio per debellarle. (IV, 15; 1994, p. 266)