Robert Baden-Powell: differenze tra le versioni

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*Quando guardate, ''guardate lontano'', e anche quando ''credete'' di star guardando lontano, guardate ''ancor più lontano!''<ref>Da ''Headquarters Gazette'', novembre 1920, in ''Taccuino'', p. 123.</ref>
*Un [[sorriso]] fa fare il doppio della strada di un brontolio. Un colpetto sulla spalla è uno stimolo più efficace di una puntura di spillo.<ref>Da ''Headquarters Gazette'', settembre 1911, in appendice a ''Il libro dei capi'', p. 118.</ref>
 
===Attribuite===
*Ridere, lottare, mangiare! Ecco i tre elementi indispensabili al mondo del ragazzo. [...] Un ragazzo non è un animale da tavolino, e non è fatto per restare seduto. E non è neanche un pacifista, o un seguace del detto "prudenza innanzitutto", o un topo di biblioteca, o un filosofo. È un ragazzo, Dio lo benedica, pieno di allegria, di combattività, di appetito, di audace monelleria, di rumorosità, di spirito di osservazione, di agitazione, fino a traboccarne. Se no, è un anormale.
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa citazione è spesso attribuita allo stesso Baden-Powell<ref>{{cfr}} Piero Bertolini e Vittorio Pranzini, ''Pedagogia scout'', Fiordaliso, Roma, p. 19. ISBN 978-88-8054-891-1</ref><ref>{{cfr}} Riccardo Massa, ''La pedagogia di Baden-Powell: scouting e avventura'', in Piero Gavinelli (a cura di) Piero Gavinelli, ''Scouting, uno stile per vivere le frontiere'', a cura di Piero Gavinelli, Fiordaliso, Roma, 2011, p. 34. ISBN 978-88-8054-891-1</ref>, estrapolandone il contenuto e omettendo la citazione del vero autore (Mr. Casson), che invece viene [[#Mr. Casson|correttamente fatta dallo scrittore introducendo il virgolettato]].
 
==''Scautismo per ragazzi''==
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*In genere il ragazzo ha un'estrema fiducia nelle sue forze. Per questo non ama sentirsi trattare da bambino e sentirsi dire ciò che deve fare e come farlo. Preferisce di gran lunga tentare da sé, anche se ciò può condurlo a commettere errori marchiani. (p. 27)
*Quando un ragazzo scopre che [[Capo (scout)|qualcuno]] s'interessa di lui, gli risponde seguendolo ovunque lo conduca. (p. 27)
*{{Ancora|Mr. Casson|Mr. Casson, scrivendo nella rivista ''Teacher's World'', così descrive quel complicato prodotto della natura che è il ragazzo: "[...] Ridere, lottare, mangiare! Ecco i tre elementi indispensabili al mondo del ragazzo. [...] Un ragazzo non è un animale da tavolino, e non è fatto per restare seduto. E non è neanche un pacifista, o un seguace del detto "prudenza innanzitutto", o un topo di biblioteca, o un filosofo. È un ragazzo, Dio lo benedica, pieno di allegria, di combattività, di appetito, di audace monelleria, di rumorosità, di spirito di osservazione, di agitazione, fino a traboccarne. Se no, è un anormale. [...]"}} (pp. 28-29)
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa citazione è spesso attribuita allo stesso Baden-Powell<ref>Piero Bertolini e Vittorio Pranzini, ''Pedagogia scout'', Fiordaliso, Roma, p. 19. ISBN 978-88-8054-891-1</ref><ref>Riccardo Massa, ''La pedagogia di Baden-Powell: scouting e avventura'', in Piero Gavinelli (a cura di), ''Scouting, uno stile per vivere le frontiere'', Fiordaliso, Roma, 2011, p. 34. ISBN 978-88-8054-891-1</ref>, estrapolandone il contenuto e omettendo la citazione del vero autore (Mr. Casson), che invece viene correttamente fatta dallo scrittore introducendo il virgolettato.
*[...] Il primo passo verso il successo è di conoscere il ragazzo; ma il secondo è di conoscere la sua casa. È solo conoscendo l'ambiente in cui vive al di fuori delle attività scout che si può sapere che lavoro conviene fare su di lui. (p. 30)
*L'antidoto principale contro un cattivo [[Milieu|ambiente]] consiste, naturalmente, nel sostituirlo con uno buono. (p. 32)