Romanzo: differenze tra le versioni

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*Chiunque abbia diligenza, carta e tempo sufficienti è in grado di scrivere un [[racconto]] breve – un racconto scadente, voglio dire; ma non tutti possono aspirare a scrivere un romanzo, sia pure scadente. È la lunghezza che ammazza. ([[Robert Louis Stevenson]])
*Due qualità formano il romanzo: l'una è insita nell'autore e nella sua libertà, l'altra nel mondo e nella sua necessità. Chiamo la prima «autarchia», mentre il nome per la seconda sarebbe «universalità». In questo senso il cosmo di Dio è romanzo.<br />Da questa interpretazione consegue che il romanzo può divenire, nel migliore dei casi, analogia, poiché all'autore non è concessa né autarchia, cioè completa libertà, né visione universale. Ma tutti i grandi romanzi sono pervasi da un soffio di ambedue, e in questo consiste la gioia della lettura. Il lettore si trova dentro il mondo e fuori di esso. ([[Ernst Jünger]])
*Il romanzo, la più anarchica delle forme letterarie. ([[George Orwell]])
*Il romanzo è in pratica una forma d'arte protestante; è un prodotto della mente libera, dell'individuo autonomo. ([[George Orwell]])
*Il romanzo poliziesco ha prodotto peggiore [[letteratura]] che ogni altro genere di narrativa, salvo il romanzo d'amore, e probabilmente migliore letteratura che qualsiasi altra forma letteraria largamente accettata e apprezzata. ([[Raymond Chandler]])
*L'unico requisito a mio avviso intrinseco alla stesura di un romanzo è, come ho già detto, la sincerità. Questa libertà è un privilegio splendido, e la prima lezione per il giovane romanziere è imparare a esserne degno. 'Apprezzala come merita', gli direi; 'prendine possesso, esplorala fino al limite ultimo, divulgala, gioiscine. La vita intera ti appartiene, e non prestare ascolto a chi vorrebbe stringerti nei suoi angoli dicendoti che soltanto qua o là dimora l'arte, o a chi vorrebbe persuaderti che questo messaggero divino si libra al di fuori della vita, respirando un'aria rarefatta e torcendo il capo dalla verità delle cose. Non v'è impressione di vita, né modo di vederla e sentirla, cui il disegno del romanziere non sappia offrire uno spazio; considera soltanto che talenti dissimili come [[Alexandre Dumas]] e [[Jane Austen]], [[Charles Dickens]] e [[Gustave Flaubert]], hanno operato entro questo territorio con pari dignità. Non dare troppo peso all'ottimismo e al pessimismo; sforzati di cogliere il colore della vita stessa. [...] Ricorda che il tuo primo dovere è di essere il più completo possibile – e di rendere l'opera perfetta. Sii prodigo, sii riguardoso, e ambisci al premio'. ([[Henry James]])