George Orwell: differenze tra le versioni

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*Lo scrittore che accetta, in tutto o in parte, di seguire la disciplina di un partito politico è posto prima o dopo davanti all'alternativa: sottomettersi o tacere. (1988)
*Entra nella balena — o piuttosto — ammetti che ci sei dentro (perché tu ci sei, naturalmente). Abbandonati al processo mondiale, smetti di combattere contro di esso o di pretendere di controllarlo; accettalo semplicemente, sopportalo, ricordalo. Questa sembra essere adesso la formula più probabile per un qualsiasi romanziere dotato di sensibilità. Un tipo di romanzo più concreto, «costruttivo», e non falso emotivamente, è assai difficile da immaginare. (1988)
*Accettare la civilità ''così com'è'', significa praticamente accettare la decadenza.<ref>Da ''Nel ventre della balena'', Bompiani, Milano, 2003, [https://books.google.it/books?id=1MegDQAAQBAJ&pg=PT166#v=onepage&q&f=false Nelp. ventre della balena166]'', Bompiani, Milano, 2003. ISBN 978-88-58-75927-1</ref>
 
==''Omaggio alla Catalogna''==
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*La guerra spagnola e altri avvenimenti degli anni 1936-37 fecero pendere la bilancia e allora capii quello che dovevo fare. Ogni riga della mia prima opera, che scrissi a partire dal 1936, fu scritta direttamente o indirettamente contro il totalitarismo e per il socialismo democratico come io lo intendo.
*Quanto più si è consapevoli delle proprie inclinazioni politiche, tanto maggiore sarà la possibilità di agire politicamente senza sacrificare la propria integrità estetica e intellettuale.
 
==''Senza un soldo a Parigi e a Londra''==
===[[Incipit]]===
Parigi, rue du Coq d'Or, le sette del mattino. Una sequela di urla strozzate e furibonde dalla strada. Madame Monce, la padrona dell'alberghetto di fronte al mio, era uscita sul marciapiede per apostrofare una pensionante del terzo piano. Aveva i piedi nudi infilati negli zoccoli e i capelli grigi spioventi.
 
==''Tra sdegno e passione''==
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*Quando sono messi a morte, i tiranni dovrebbero essere uccisi dai loro sudditi. Quelli puniti da un'autorità straniera, come [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], diventano martiri leggendari. [...] Ma niente martirio, niente Sant'Elena, e soprattutto nessun solenne e ipocrita processo ai criminali di guerra, con tutta la lenta e crudele pompa della legge che, dopo un certo lasso di tempo, ha la strana abitudine di soffondere di una luce romantica gli accusati e di trasformare un farabutto in un eroe. (''Chi sono i criminali di guerra?''; p. 374)
*Chiunque abbia cercato di destare l'opinione pubblica durante gli anni delle aggressioni fasciste dal 1933 in poi, sa quali furono i risultati di una propaganda basata sull'odio. "Atrocità" viene considerato sinonimo di "menzogne". Le storie sui capi di concentramento tedeschi erano storie di atrocità e, perciò, null'altro che menzogne – così ragionava l'uomo della strada. Gli scrittori di sinistra, che cercarono di far capire al pubblico che il fascismo era un inqualificabile errore, si trovarono a dover combattere contro la loro propaganda degli ultimi quindici anni. (''Criminali di guerra''; p. 378)
 
==[[Incipit]] di ''Senza un soldo a Parigi e a Londra''==
Parigi, rue du Coq d'Or, le sette del mattino. Una sequela di urla strozzate e furibonde dalla strada. Madame Monce, la padrona dell'alberghetto di fronte al mio, era uscita sul marciapiede per apostrofare una pensionante del terzo piano. Aveva i piedi nudi infilati negli zoccoli e i capelli grigi spioventi.
 
==Citazioni su George Orwell==