George Orwell: differenze tra le versioni

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*Sapere dove andare e sapere come andarci sono due processi mentali diversi, che molto raramente si combinano nella stessa persona. I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango.<ref>Da ''Profilo di sir Richiard Acland'', in ''Gli anni dell'«Observer»''.</ref>
*Tutti, o quasi, i comunisti da salotto che prima della guerra si agitavano furiosamente contro le atrocità naziste, non appena la guerra ha cominciato a diventare una seccatura hanno dimenticato le atrocità naziste e hanno palesemente perso ogni simpatia per gli ebrei.<ref>Da ''Dai diari di guerra'', in ''Romanzi e saggi''.</ref>
*Un'atmosfera di ortodossia è sempre deleteria per la prosa, e soprattutto è un vero disastro per il romanzo, la più anarchica delle forme letterarie. Quanti cattolici romani sono stati buoni romanzieri? Persino i pochissimi che potremmo nominare sono stati in genere cattivi cattolici. Il romanzo è in pratica una forma d'arte protestante; è un prodotto della mente libera, dell'individuo autonomo.<ref>Da ''[https://books.google.it/books?id=izsjAgAAQBAJ&pg=PT99#v=onepage&q&f=false Letteratura palestra di libertà. {{small|Saggi su libri, librerie, scrittori e sigarette}}]'', a cura di Guido Bulla, Mondadori, Milano, 2013.</ref>
*Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore; altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare "lui" perché ti costringe a pensare.<ref>Da ''La letteratura e la sinistra'', in ''Romanzi e saggi''.</ref>
*Un uomo può iniziare a bere perché si sente un fallito, e poi diventarlo ancora più completamente perché beve. È grosso modo la stessa cosa che sta accadendo alla lingua inglese. Essa diventa sgradevole e imprecisa poiché i nostri pensieri sono sciocchi, ma la trascuratezza della nostra lingua favorisce a sua volta la tendenza ad avere sciocchi pensieri.