Roberto Saviano: differenze tra le versioni

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*Per nessuno tranne che per i meridionali è così. Se scrivi se canti se giochi, e vieni da Napoli sarai sempre il giornalista napoletano, scrittore napoletano pittore napoletano. Quel napoletano non te lo toglierai mai.<ref>Da ''[http://www.repubblica.it/cronaca/2011/08/01/news/saviano_d_avanzo-19857168/?ref=HRER2-1 "Ecco che cosa mi ha insegnato l'amicizia con Peppe D'Avanzo"]'', ''Repubblica.it'', 1° agosto 2011.</ref>
*Qualche volta, quando non ne posso più della mia vita blindata, sento Raffaele Cantone perché vive costantemente sotto scorta non da due anni, ma da molti di più. Cantone ha scritto un libro che racconta il suo periodo alla Dda di Napoli, intitolato ''Solo per giustizia''. Diviene magistrato quasi per caso, dopo aver cominciato a fare pratica come avvocato penalista. Diviene magistrato per amore del diritto. Ed è proprio quel percorso che lo porta a divenire un nemico giurato dei clan. Non lo muove nessuna idea di redimere il mondo, nessuna vocazione missionaria a voler estirpare il cancro della criminalità organizzata. Lo guidano invece la conoscenza del diritto, la volontà di far bene il proprio lavoro, e anche il desiderio di capire un fenomeno vicino al quale era cresciuto. A Giugliano. Un territorio attraversato da guerre di camorra che ricorda sin da quando era ragazzo.[...] Raffaele Cantone oggi non lavora più alla Dda, è diventato giudice al massimario della Cassazione. Ma ha voluto dare un altro strumento per sconfiggere le mafie. Un libro in cui si racconta come si arriva a diventare uno dei principali nemici dei clan e come è fatta la vita di chi li combatte: solo per giustizia.<ref>Da ''[http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/camorra-5/camorra-5/camorra-5.html Giustizia, la società con lo Stato. L'uomo della legge nella terra dei boss]'', ''Repubblica.it'', 26 ottobre 2008.</ref>
*Questa parola, [[buonismo]], è diventata una specie di scudo contro qualsiasi pensiero ragionevole, contro qualsiasi riflessione in grado di andare oltre il raglio della rabbia e la superficialità del commento. [...] Aboliamo questa parola. Qui non c'entra la bontà e non c'entra neanche il politicamente corretto, espressione abusata dagli stessi che usano la parola "buonista" come sinonimo di una politica ipocrita che proclama i buoni sentimenti ma poi nel quotidiano fa pagare agli altri il prezzo della propria correttezza e si mantiene nel privilegio. Nulla è più rigoroso e dignitoso della correttezza invece.<ref>Da [http://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/25/news/scusate_se_parlo_ancora_dei_deliri_di_salvini-159164230/?ref=RHPPLF-BH-I0-C4-P2-S1.4-T1 ''Scusate se parlo ancora dei deliri di Salvini''], ''Repubblica.it'', 25 febbraio 2017.</ref>
*Questo [[Partito Democratico|PD]] non ha un'anima che sente come una priorità l'antimafia. Ovviamente non mi sentirei di dire che stiamo parlando di collusioni come succedeva in [[Forza Italia]], però da qui a considerarsi, appunto, un partito antimafia... ce ne passa.<ref name="mafia"/>
*[...] se si crede all'ipotesi di un Cosentino imperatore nel settore dei rifiuti, con il no all'utilizzo delle intercettazioni sembrerebbe essere un dono fattogli per cercare di riportare la nuova emergenza a una "normalità" di gestione consolidata.<ref>Da ''[http://www.repubblica.it/politica/2010/09/25/news/bluff_cavaliere-7409102/ Il fuoco che smaschera il grande bluff del Cavaliere]'', ''Repubblica.it'', 25 settembre 2010.</ref>