George Orwell: differenze tra le versioni

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[[Immagine:GeoreOrwell.jpg|thumb|George Orwell]]
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'''George Orwell''', pseudonimo di '''Eric Arthur Blair''' (1903 – 1950), giornalista, saggista e romanziere britannico.
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==Citazioni di George Orwell==
*Chiunque comprenda il ruolo centrale che la letteratura svolge nello sviluppo della storia umana, deve anche comprendere che la resistenza al totalitarismo, sia esso imposto dall'esterno o dall'interno, è questione di vita o di morte.<ref name=LetteraturaETotalitarismo>Da ''Letteratura e totalitarismo'', in ''Romanzi e saggi''.</ref>
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*Il genio umoristico di Dickens è legato al suo senso morale. La sua comicità si esprime al massimo della forza quando scopre nuovi peccati.<ref>Da ''In occasione del centenario'', in ''Gli anni dell'Observer''.</ref>
*La maggior parte dei socialisti si limita a evidenziare che una volta instaurato il [[socialismo]] saremo più felici in senso materiale e presuppone che ogni problema venga a cadere quando si ha la pancia piena. Invece è vero il contrario: quando si ha la pancia vuota non ci si pone altro problema che quello della pancia vuota. È quando ci lasciamo alle spalle lo sfruttamento e la dura fatica che cominciamo davvero a farci domande sul destino dell'uomo e sulle ragioni della sua esistenza.<ref name=ComeMiPare/>
*La principale attività degli scrittori di sinistra è un criticare cavilloso che si trasforma in una sorta di delusione quando l'Inghilterra ottiene una vittoria, perché contraddice le loro previsioni. Durante l'estate l'intellighenzia di sinistra era totalmente disfattista, molto più di quanto si permettesse di dimostrare sulla stampa. Nel momento in cui sembrava probabile l'invasione dell'Inghilterra, un noto intellettuale di sinistra in realtà avrebbe voluto scoraggiare la resistenza di massa, sostenendo che i tedeschi sarebbero stati più indulgenti se non avessero incontrato opposizione. Era anche allo studio una mossa, in previsione della futura occupazione nazista, che avrebbe convinto la sezione speciale di Scotland Yard a distruggere i dossier politici che sicuramente possiede su molti di noi. Tutto questo in forte contrasto con la gente comune, che o non si era resa conto del pericolo incombente sull'Inghilterra o era determinata a resistere fino all'ultima trincea.<ref>Da ''Diari di guerra'', a cura di Guyda Armstrong, traduzione di Alessandra Sora, Mondadori, Milano, 2007, p. 246. ISBN 978-88-04-57093-6</ref>
*La vendetta è un atto che si desidera compiere quando si è impotenti e perché si è impotenti: non appena il senso di impotenza viene meno, svanisce anche il desiderio di vendetta.<ref>Da ''La vendetta è amara'', in ''Romanzi e saggi''.</ref>
*L'esperienza mi aveva insegnato molto presto che possiamo commettere degli errori indipendentemente dalla nostra volontà, e poco tempo dopo imparai anche che possiamo commettere degli errori senza neanche capire cosa abbiamo fatto e perché siano errori.<ref>Da ''E tali, tali erano le gioie'', in ''Romanzi e saggi''.</ref>
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*George Orwell, ''Charles Dickens'', in [[Charles Dickens]], ''Tempi difficili. {{small|Per questi tempi}}'' (''Hard Times. {{small|For These Times}}'', 1854), a cura di Maria Rita Cifarelli, traduzione di Maria Rita Cifarelli e Cristina Scagliotti, con un saggio di George Orwell, Einaudi, Torino, 1999. ISBN 88-06-15135-5
*George Orwell, ''Cronache di guerra'' (''Orwell: The War Commentaries'', 1985), a cura di W. J. West, traduzione di Amelia Voltolina, Leonardo, Milano, 1991. ISBN 88-35-51042-2
*George Orwell, ''Diari di guerra'', a cura di Guyda Armstrong, traduzione di Alessandra Sora, Mondadori, Milano, 2007. ISBN 978-88-04-57093-6
*George Orwell, ''Fiorirà l'aspidistra'' (''Keep the Aspidistra Flying'', 1936), traduzione di Giorgio Monicelli, Mondadori, Milano, 1966.
*George Orwell, ''Giorni in Birmania'' (''Burmese Days'', 1934), traduzione di Giovanna Caracciolo, Mondadori, Milano, 2006.