Cartesio: differenze tra le versioni

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*Spero che i posteri mi giudicheranno con benevolenza, non solo per le cose che ho spiegato, ma anche per quelle che ho intenzionalmente omesso, così da lasciare ad altri il [[piacere]] della [[scoperta]]. (da ''La geometria'')
*Suppongo che il corpo non sia altro che una statua o macchina di terra che Dio forma espressamente per renderla il più possibile simile a noi: per modo che non solo dia ad essa all'esterno il colore e la figura di tutte le nostre membra, ma vi metta anche all'interno tutti i pezzi che si richiedono per fare sì che cammini, mangi, respiri e imiti infine tutte quelle nostre funzioni che si può immaginare procedano dalla materia e non dipendano che dalla disposizione degli organi. (da ''Opere scientifiche'', ''L'Uomo'')
 
{{NDRInt|Cartesio, ''Lettera al Marchese di Newcastle'' (|23 novembre 1646); citato in Ditadi 1994.}}
*Non posso condividere l'opinione di [[Michel de Montaigne|Montaigne]] e di altri che attribuiscono agli [[animale|animali]] la capacità di comprendere e di pensare. Non sono preoccupato dal fatto che la gente dice che l'uomo ha l'impero assoluto su tutti gli altri animali; perché sono d'accordo che alcuni di loro sono più forti di noi, e credo che ce ne possano essere anche alcuni che hanno un'astuzia istintiva capace di ingannare gli esseri umani più abili. Ma osservo che loro ci imitano o ci sorpassano solo in quelle delle nostre azioni che non sono guidate dalla ragione.
*[...] non si è mai saputo di un animale così perfetto da usare un segno per far capire ad altri animali qualcosa che non esprimesse passione; e non esiste alcun essere umano così imperfetto da non farlo, dato che persino i sordomuti inventano segni speciali per esprimere i loro pensieri. Questa mi sembra un'argomentazione molto forte per provare che la ragione per cui gli animali non parlano come noi non è che a loro mancano gli organi ma che loro non hanno pensieri.
*So che gli animali fanno molte cose meglio di noi, ma questo non mi sorprende. Si può citare questo esempio persino per provare che essi agiscono naturalmente e meccanicamente, come un orologio che segna il tempo meglio di quanto faccia il nostro giudizio. Senza dubbio quando le [[rondine|rondini]] arrivano in primavera, agiscono come orologi.
 
===Attribuite===
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===[[Incipit]]===
====Monica Barsi e Alessandra Preda====
Se questo discorso sembrasse troppo lungo per essere letto interamente in una sola volta, lo si potrà suddividere in sei parti. Nella prima si troveranno diverse considerazioni relative alle scienze. Nella seconda, le principali regole del metodo che l'autore ha cercato. Nella terza, alcune regole della morale ricavate da tale metodo. Nella quarta, le ragioni con le quali egli prova l'esistenza di Dio e dell'anima umana: sono questi i fondamenti della sua metafisica. Nella quinta, l'ordine dei problemi di fisica che ha indagato e, in particolare, la spiegazione del movimento del cuore e di altre questioni nell'ambito della medicina, e ancora la differenza tra la nostra anima e quella degli animali. Nell'ultima, quali cose egli ritiene necessarie per avanzare nella ricerca della natura più di quanto non sia stato fatto, e quali ragioni lo hanno indotto a scrivere.<br />
{{NDR|Cartesio, ''Discorso del metodo'', traduzione di Monica Barsi e Alessandra Preda, RCS Quotidiani, 2010}}
 
====Italo Cubeddu====
Se questo discorso sembra troppo lungo per essere letto tutto in una volta, lo si potrà dividere in sei parti. E si troveranno, nella prima, diverse considerazioni sulle scienze. Nella seconda, le principali regole del metodo che l'autore ha cercato. Nella terza, qualche regola della morale ch'egli ha tratto da questo metodo.<br>
Nella quarta, gli argomenti con i quali prova l'esistenza di Dio e dell'anima dell'uomo, che sono i fondamenti della sua metafisica. Nella quinta, la serie delle questioni di fisica che ha esaminato, in particolare la spiegazione del movimento del cuore e di qualche altra difficoltà della medicina e, ancora, la differenza tra l'anima nostra e quella dei bruti. Nell'ultima, le cose ch'egli crede siano richieste per andare avanti nello studio della natura più di quanto si è fatto, e i motivi che lo hanno indotto a scrivere.<br />
{{NDR|Cartesio, ''Discorso sul metodo'', curatore e traduttore Italo Cubeddu, Editori Riuniti, 1996}}
 
====Adolfo Levi====
Se questo discorso sembra troppo lungo per essere letto tutto in una volta, si potrà dividerlo in sei parti. E, nella prima, si troveranno diverse considerazioni sulle scienze; nella seconda, le principali regole del metodo che l'Autore ha ricercato; nella 3.° alcune regole della morale ch'egli ha ricavata da questo metodo; nella 4.°, le ragioni con cui prova esistenza di Dio e dell'anima umana, che sono le basi della sua metafisica; nella 5.°, l'ordine delle questioni di fisica, che egli ha studiato, e particolarmente la spiegazione del movimento del cuore e di alcune altre difficoltà che riguardano la medicina, poi anche la differenza che c'è tra la nostra anima e quella delle bestie; nell'ultima, le cose che egli crede siano necessarie per progredire nello studio della natura e le ragioni che lo hanno spinto a scrivere.<br />
{{NDR|Cartesio, ''Discorso sul metodo'', a cura di Adolfo Levi, Luigi Loffredo Editore, Napoli 1937}}
 
===Citazioni===
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*Il terzo, di condurre i miei pensieri in un ordine tale che, cominciando con oggetti semplici e facili da conoscere, potessi salire poco alla volta, e come per gradini, alla conoscenza di oggetti più complessi; assegnando nel pensiero un certo ordine anche a quegli oggetti che nella loro [[natura]] non stanno in una relazione di antecedenza e conseguenza.
*E per ultimo, di fare in ogni caso delle enumerazioni così complete, e delle sintesi così generali, da poter essere sicuro di non aver tralasciato nulla.
 
==''Lettera al Marchese di Newcastle''==
*Non posso condividere l'opinione di [[Michel de Montaigne|Montaigne]] e di altri che attribuiscono agli [[animale|animali]] la capacità di comprendere e di pensare. Non sono preoccupato dal fatto che la gente dice che l'uomo ha l'impero assoluto su tutti gli altri animali; perché sono d'accordo che alcuni di loro sono più forti di noi, e credo che ce ne possano essere anche alcuni che hanno un'astuzia istintiva capace di ingannare gli esseri umani più abili. Ma osservo che loro ci imitano o ci sorpassano solo in quelle delle nostre azioni che non sono guidate dalla ragione.
*[...] non si è mai saputo di un animale così perfetto da usare un segno per far capire ad altri animali qualcosa che non esprimesse passione; e non esiste alcun essere umano così imperfetto da non farlo, dato che persino i sordomuti inventano segni speciali per esprimere i loro pensieri. Questa mi sembra un'argomentazione molto forte per provare che la ragione per cui gli animali non parlano come noi non è che a loro mancano gli organi ma che loro non hanno pensieri.
*So che gli animali fanno molte cose meglio di noi, ma questo non mi sorprende. Si può citare questo esempio persino per provare che essi agiscono naturalmente e meccanicamente, come un orologio che segna il tempo meglio di quanto faccia il nostro giudizio. Senza dubbio quando le [[rondine|rondini]] arrivano in primavera, agiscono come orologi.
 
{{NDR|Cartesio, ''Lettera al Marchese di Newcastle'' (23 novembre 1646); citato in Ditadi 1994.}}
 
==Citazioni su Cartesio==