Prima lettera ai Corinzi: differenze tra le versioni

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*Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. (1974; 2, 3 – 5)
*Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. (1974; 3, 18 – 19)
*Per questo appunto vi ho mandato [[Timoteo (discepolo di Paolo)|Timòteo]], mio figlio diletto e fedele nel Signore: egli vi richiamerà alla memoria le vie che vi ho indicato in Cristo, come insegno dappertutto in ogni Chiesa. (4, 17; 1974)
*V'è tra voi chi, avendo una questione con un altro, osa farsi giudicare dagli ingiusti anziché dai [[santo|santi]]? O non sapete che i santi giudicheranno il mondo? (1974; 6, 1 – 2)
*O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il [[regno di Dio]]? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. (1974; 6, 9 – 10)