Baltasar Gracián: differenze tra le versioni

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*Pochi sono gli [[amicizia|amici]] di un uomo in sé, e molti quelli della sua buona sorte. (da ''Gli amici d'elezione'', p. 104)
*Val meglio essere ingannati sul prezzo che sulla qualità della merce. (da ''Non ingannarsi nel giudicar le persone'', p 104)
*La distanza giova a purificare certi difetti che di presenza risultavano intollerabili. (da ''Saper usare degli amici'', p. 104)
*Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'[[amicizia]] moltiplica i beni e ripartisce i mali. (da ''Saper usare degli amici'', p. 105)
*L'[[invidia|invidioso]] non muore in una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal comune plauso [...]. (da ''Saper trionfare sull'emulazione''<ref>La morale gesuitica considera l'emulazione estremamente affine all'invidia e, in quanto tale, un vizio.</ref> ''e sulla malevolenza'', p. 106)
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*Se tutti affermano una cosa, o è vera o vuol diventar tale. (da ''Non esser l'unico a condannare quel che a tutti piace'', p. 157)
*Chi poco [[conoscenza|sa]], vada sempre per la strada maestra [...]. (da ''Chi poco sa, s'attenga sempre a ciò che è più sicuro in ogni affermazione'', p. 157)
*Si dice che di sette in sette anni l'indole muta<ref>Secondo [[Solone]] la vita si rinnova in cicli di sette anni. {{cfr}} più dettagliatamente ''Oracolo manuale e arte di prudenza'', nota a p. 159.</ref>; se così è, bisogna avvalersene per migliorare il gusto e dargli rilievo. [...] Si potrà essere pavone a vent'anni, leone a trenta, cammello a quaranta, astuto serpe a cinquanta, cane ringhioso ai settanta, e nulla, infine, agli ottanta. (da ''Saper rinnovare il proprio carattere ricorrendo alla natura e all'arte'', pp. 159-160)
*Le qualità perdono lucentezza se si toccan troppo, perché se ne vede prima la scorza esterna che l'intima sostanziosa essenza dell'animo. La [[fantasia]] giunge più lontano della vista [...]. (da ''Sapersi servire della lontananza'', pp. 162-163)
*L'[[amore e odio|amore]] è più temerario che l'[[amore e odio|odio]]; affetto e venerazione raramente stanno assieme. (da ''È una gran fortuna ottenere insieme l'affetto e la stima'', p. 166)