Baltasar Gracián: differenze tra le versioni

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*È meglio scoprire di essere stati ingannati sul prezzo che sulla qualità della merce.
*I [[difetto|difetti]] non si avvertono soltanto in chi si fa notare poco.
*Il buon nome si fonda più sulla apparenza che sui fatti. Perciò se uno non è casto, sia almeno cauto.
*Il [[successo]] nelle imprese è assicurato dalla padronanza di sé con cui si compiono.
*L'uomo prudente va con i piedi di piombo e preferisce peccare per difetto che per eccesso.
*La [[consuetudine]] sminuisce l'[[ammirazione]].
*La [[cultura]] non sostenuta dal buon senso è raddoppiata follia.
*Nella vita, come nel gioco delle [[carta da gioco|carte]], è un grande vantaggio quello di essere i primi a giocare, perché a carte uguali si vince.
*Nessuno è tanto perfetto da non aver bisogno qualche volta di ammonimenti o consigli.
*Non mostra di essere veramente [[grandezza|grande]] chi bada ad ogni piccolezza.
*Per acquistare [[stima]], bisogna accostarsi ai più eminenti; una volta acquistata, bisogna stare fra i mediocri.
*Pochi sono gli amici di un uomo in sé, molti quelli della sua buona sorte.
 
==''Oracolo manuale e arte di prudenza''==
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*La prima sosta di una bella vita si spenda nel parlare con i morti; noi nasciamo per apprendere e per conoscerci, e i [[libro|libri]], servendoci fedelmente, fan di noi persone. (da ''Saper ripartire saggiamente la nostra vita'', p. 138)
*Infelice è il [[cavallo]], il cui padrone non ha occhi, perché non ingrasserà mai. (da ''Aprir gli occhi per tempo'', p. 138)
*Chi ha comunicato i suoi [[segreto|segreti]] ad un altro, ne è divenuto lo schiavo [...]. (da ''Non spartire mai un segreto con chi è più potente'', p. 142)
*[...] i [[segreto|segreti]] non s'hanno né da dire né da ascoltare. (da ''Non spartire mai un segreto con chi è più potente'', p. 142)
*[...] vi son casi in cui la miglior [[sapienza]] consiste nel mostrare di non sapere. Non si deve ignorare, ma mostrare di ignorare. (da ''Sapersi servire della stoltezza'', p. 143)
*Non è sciocco chi ostenta di esser tale, ma colui che davvero lo è [...]. (da ''Sapersi servire della stoltezza'', p. 143)
*Quando le nostre parole e le nostre azioni piacciono a tutti, bisognerà preoccuparsi, perché sarà indice che non son buone: la [[perfezione]], infatti, può piacere soltanto a pochi. (da ''Ragionare qualche volta in modo originale e fuor del comune'', p. 145)
*Ci sono uomini che ascoltano sempre l'ultimo che parla; e questo è il colmo dell'[[stupidità|insipienza]] (da ''Non accettare l'ultimo parere'', p. 147)