Ugo Enrico Paoli: differenze tra le versioni

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Ugo Enrico Paoli (1884-1963), filologo e storico italiano
 
prima citazione: Il Tevere come limite
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===[[Incipit]]===
Da piccola borgata sul Palatino Roma divenne la più grande metropoli dell'antichità. I suoi primi abitatori scendevano a pascolare gli armenti e a seppellire i loro morti nell'umida e angusta valle, dove poi sorse il Foro; dopo dieci secoli, quando Costantino trasferì a Bisanzio la capitale dell'Impero, l'abitato di Roma aveva un perimetro di quasi venti chilometri e una popolazione numerosissima e fitta. Le rive del Tevere da ''Porta Trigemina'' sino oltre le pendici dell'Aventino verso sud erano sistemate mediante opere portuali, in modo da assicurare i rifornimenti necessari in abbondanza e con regolarità. Undici acquedotti fornivano ogni giorno una tal quantità di acque che è calcolato un miliardo e mezzo di litri.
 
===Citazioni===
L'antica Roma non fu mai, come la Roma d'oggi, o Parigi, o Firenze, una città traversata da un fiume. Lo sviluppo cittadino si effettuò tutto sulla riva sinistra; di Roma il Tevere non segnava la mediana, ma il limite occidentale. [...] Ciò spiega perché in Roma i ponti erano pochissimi; oggi ve ne sono ventidue; la Roma antica entro la cinta aureliana ne ebbe solo otto; nove computando il ponte Milvio nel tratto settentrionale del Tevere, oltre le mura; i più di essi sono costruiti in età tarda. (''Urbs'', p. 39-40)
 
===[[Explicit]]===