Gino Paoli: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Gino Paoli==
*"[[Censura]]" è una parola che ha evocazioni dittatoriali, eccetera, e con questo si elimina. Ma censura è anche una tua capacità di rispetto per la persona che hai davanti, di rispetto per tuo figlio, per tua moglie... Io in casa di mia madre non dico parolacce, perché? Per rispetto a mia madre. (da un'intervista televisiva; visibile in ''[http://www.youtube.com/watch?v=vMfwX2GbRKA YouTube]'') {{c|Data?}}
*Distribuisco[...] distribuisco inquietudini, solletico dubbi, pongo domande. Perché il vero compito dell'artista è quello di attivare le idee e di dare un calcio in culo alle coscienze, affinché riprendano a muoversi autonomamente.<ref>Citato {{c}}in Flavio Brighenti, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/11/20/io-gino-paoli-un-eretico-del-consumismo.html Io, Gino Paoli un eretico del consumismo]'', ''la Repubblica'', 20 novembre 1994.</ref>
*[[Genova]] è una città che ti comprime, ti chiude in cantina a fermentare fino a sentirti una bombola di gas surriscaldato, finisce che esplodi e diventi un Beppe Grillo o un Renzo Piano, due amici, Renzo addirittura mio compagno di scuola. (da ''Sapore di note'')
*Genova sarà una città che andrà avanti quando i genovesi non faranno più questione di quartiere, di [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e di [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]]. Non capisco il fanatismo e non me ne frega niente di inimicarmi della gente dicendo così. (citato in ''Il Lavoro'', 14 novembre 1994)
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*{{NDR|Presentandolo durante ''A Gino Paoli'' del 19 agosto 1977}} Vorrei presentarvi un amico che è venuto a trovarmi e che mi diverte. Mi diverte perché è l'erede di un certo tipo di nonsense, di marinetterie, del surrealismo più antico. Si chiama [[Rino Gaetano]]. (citato in Silvia D'Ortenzi, ''Rare tracce: ironie e canzoni di Rino Gaetano'', Arcana, 2007, p. 74)
 
{{IntestazioneInt|Intervista di Gloria Pozzi,Dall'intervista ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/28/Mancano_cantautori_ribelli__co_0_0110281777.shtml «Mancano cantautori ribelli»]''|di Gloria Pozzi, ''Corriere della seraSera'', 28 ottobre 2001}}
*[...] Il sistema dell'informazione e il mondo in generale che pompa chi va su per poi fare di tutto per buttarlo giù, e quindi gettarlo nella spazzatura facendo infine finta che non sia mai esistito.
*[[Umberto Bindi|Bindi]] e [[Bruno Lauzi|Lauzi]], per esempio. Quando Lauzi sostiene d'essere stato dimenticato dal Premio Tenco perché vota a destra dice la verità. Prova ne è che litigai con gli organizzatori perché non volevano saperne di dare il premio alla carriera a [[Charles Trenet]]. Mi dissero che era impossibile perché Trenet aveva sostenuto il [[governo di Vichy]]. Eppure lui era e resterà il numero uno del cantautorato, il massimo assoluto per parole e musica. Meglio di [[Georges Brassens|Brassens]] e di [[Cole Porter]]. È come non leggere ''"Viaggio alla fine della notte"'' di [[Louis-Ferdinand Céline|Céline]], opera fondamentale della letteratura moderna, perché era fascista. A me che uno sia comunista o musulmano della jihad non importa: mi interessa l'opera.
*[[Elisa]] crede in quello che fa, è una testarda come noi cantautori che ci siamo fatti amare negli anni ' 60 sostenendo a tutti i costi le nostre idee.
 
{{IntestazioneInt|Intervista di Stefano Mannucci,Dall'intervista ''[http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/22/979726-gino_paoli_serve_dittatura_illuminata.shtml Gino Paoli: "Ci serve una dittatura illuminata"]''|di Stefano Mannucci, ''Il tempo.it'', 22 gennaio 2009}}
*{{NDR|Riferendosi alla canzone ''Il cielo in una stanza''}} La storia della puttana non va giù ai romanticoni. Ma mica era come oggi. Quando ero ragazzo queste signorine ti svezzavano, ti coccolavano. Una di loro, un giorno, mi diede una sberla. Avevo rimediato brutti voti in pagella e si incazzò. Avrò avuto quindici anni.
*L'importante è di non fingere di averle capite, le [[donne]].
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*{{NDR|Su ''The X Factor''}} Per realizzare il sogno di uno si distruggono quelli di altri cento. È un gioco crudele, un'esecuzione di massa della speranza.
 
{{IntestazioneInt|IntervistaDall'intervista di Michela Proietti, ''«La cifra dell'esistenza? Le donne»''|Michela Proietti, ''Corriere della seraSera'', 18 giugno 2009}}
*Dalle donne ho avuto molto perché quelle che ho amato erano tutte straordinarie, chissà se avessi incontrato una stronza...
*È bello non rinnegare la vita vissuta. Prima pensavo che avrei fatto meglio a non drogarmi, oggi so che anche quello è servito, farsi non aiuta granché, ma l'ho capito solo più tardi.
*Vivo pensando che c'è ancora tanto tempo davanti, [[Cesare Zavattini|Zavattini]] a 84 anni diceva di tenere i libri più belli da leggere per gli anni che sarebbero venuti.
 
{{intestazioneInt|Intervista di Andrea Pedrinelli,Dall'intervista ''Paoli: «Questi miei 50 anni tra cieli e cadute»'',|di Andrea inPedrinelli, ''Avvenire'', 23 novembre 2009}}
*Un artista è anche uno che non riesce ad aprirsi.
*L'arte è bisogno.
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*Non credo affatto che tutto finisca con me. Perciò, mi batto per un mondo migliore di come l'ho trovato.
*La cultura crea individui, l'industria vuole la massa.
 
==Citazioni tratte da canzoni==
===''Gino Paoli''===
'''Etichetta''': Italdisc, 1960.
 
*''Quando sei qui con me , | questa stanza non ha più pareti | ma alberi, alberi infiniti. | Quando sei qui vicino a me | questo soffitto viola | no, non esiste più... | Io vedo il cielo sopra noi.'' (da ''Il cielo in una stanza''<ref name=mina>Il brano venne pubblicato per la prima volta per l'interpretazione di [[Mina (cantante)|Mina]]. {{cfr}} [[w:Il cielo in una stanza (brano musicale)|voce su Wikipedia]].</ref>, lato B, n. 7)
*''Suona un'armonica: | mi sembra un organo | che vibra per te e per me | su nell'immensità del cielo.'' (da ''Il cielo in una stanza''<ref name=mina/>, lato B, n. 7)
 
==[[Incipit]] di ''Sapore di note''==
Alcuni anni fa uno dei pochi veri amici che ho, Arnaldo Bagnasco, mi chiamò per informarmi che voleva scrivere un libro su di me. «Dobbiamo vederci», fa, «e parlare un bel po'». «Passiamo notti intere e albe a raccontarci di tutto da che eravamo ragazzi, che cosa dirti che già non saprai?». Finii per dargli retta. Venne a cena a casa mia e cominciammo. Se io ricordavo un fatto vissuto insieme, lui interveniva raccontando un dettaglio che ne evocava un altro a me e avanti così, passandoci una palla che avrei creduto a scacchi bianchi e neri. Invece era di tanti colori, che cambiavano rotolando come fosse stata fotosensibile. Ricordavamo un'esperienza comune in due modi diversi, che parlando ne creavano un terzo, un quarto e avanti finché non finiva il [[whisky]]. Mi guardo le spalle, perché non so mai che cosa aspettarmi dal passato. E c'è chi vorrebbe leggere il futuro!
 
{{NDR|Gino Paoli, ''Sapore di note'', Laterza}}
 
==Citazioni su Gino Paoli==
*Si era sparato, ma non era morto, Gino. Era cazzuto, ma all'improvviso faceva strani discorsi. Una volta, in macchina, a metà tra lo scherzo e l’intenzionel'intenzione seria, disse: "Quasi quasi sterzo e mi butto nel burrone". Lo guardai con preoccupata dolcezza: "Ma quale burrone? Al massimo gettiamoci nel burro". ([[Alfredo Cerruti]])
 
==Film==
* ''[[Sapore di mare 2 - Un anno dopo]]'' (1983)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
{{NDR|*Gino Paoli, ''Sapore di note'', Laterza}}.
 
==Film==
* ''[[Sapore di mare 2 - Un anno dopo]]'' (1983)
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|w|commons=Category:Gino Paoli}}
===Opere===
{{Pedia|Gino Paoli (album)|''Gino Paoli''|(1961)}}
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Cantautori italiani|Paoli, Gino]]}}
[[Categoria:Cantautori italiani]]