Alex Sandro Lobo Silva: differenze tra le versioni
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{{cronologico}}
*{{NDR|Sugli inizi da calciatore}} Ho iniziato a giocare a pallone nella mia città, Catanduva, all'età di dieci anni. Seguivo mio fratello che ne aveva cinque più di me e quindi mi sono sempre confrontato con giocatori più grandi, grossi ed esperti. Facevo l'attaccante all'epoca e, sì, di botte ne ho prese un bel po'
*{{NDR|Sugli esordi da professionista}} Quando avevo quindici anni sono stato selezionato dall'Atlético Paranaense: una fortuna perché ha una delle strutture migliori di tutto il Brasile e cura in modo particolare la crescita dei giovani. È lì che sono cresciuto tatticamente, tecnicamente e fisicamente. A 17 anni ci fu il mio esordio in prima squadra e ricordo ancora adesso l'emozione.<ref name="Vaciago" />
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*{{NDR|Sugli inizi da calciatore}} In Brasile ero uno dei tanti bambini che cresce con la palla fra i piedi, sognando di diventare un calciatore. Il primo campionato da professionista lo ho giocato con il Paranaense, in campo ricoprivo sia il ruolo di laterale sinistro che di centrocampista, anche se prediligevo il primo.<ref>Da un'intervista con Claudio Zuliani rilasciata a ''Juventus TV'', citato in ''[http://www.juventus.com/it/news/news/2017/-attenti-al-porto---parola-di-alex-sandro.php «Attenti al Porto». Parola di Alex Sandro]'', ''Juventus.com'', 20 febbraio 2017.</ref>
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