Calciopoli: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Dopo la sentenza in primo grado nel processo penale di Calciopoli a Napoli nel 2011}} Bastava leggere le intercettazioni per ritenere giuste, anzi troppo lievi, le sanzioni sportive a Juve, Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina (la Juve evitò la Serie C solo perché si doveva salvare il Milan dalla B). E basta rileggerle oggi per ritenere sacrosanta la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato gran parte degli imputati per associazione per delinquere e frode sportiva. Tre giudici, con una presidente tutt'altro che tenera con l'accusa (che tentò addirittura di ricusarla) e sempre elogiata dalle difese, hanno ritenuto provate le accuse dopo tre anni di dibattimento. E si son fatte una risata dinanzi alla linea difensiva moggian-craxiana del "così fan tutti". Sia perché l'eventuale responsabilità altri non cancella quella di un imputato colpevole; sia perché le mirabolanti intercettazioni sfoderate dalla difesa dimostrano al massimo che l'Inter tentò di entrare nel giro, non che ha commesso reati. Ora Moggi manda a dire che lui ha fatto tutto per conto della Juve: bella novità. [...] Quando [[Umberto Agnelli]] lo ingaggiò, [[Luciano Moggi|Moggi]] era imputato a Torino per aver fornito prostitute ad arbitri per le partite di Uefa del Torino. Quindi fu assunto proprio perché si sapeva chi era e come operava. [...] Anziché lasciarsi lo scandalo alle spalle, come aveva fatto suo cugino [[John Elkann]], [[Andrea Agnelli]] figlio di [[Umberto Agnelli|Umberto]] e amico di [[Luciano Moggi|Moggi]] e [[Antonio Giraudo|Giraudo]] ha ripreso a gridare al complotto e a rivendicare gli scudetti dello scandalo, giustamente revocati. Ora, con la sentenza di Napoli e i messaggi di Moggi, ha quel che si merita. Forse, anziché vellicare gli istinti peggiori della tifoseria peggiore, farebbe bene a guardare al futuro. A farsi spiegare lo "stile Juventus" da chi ancora sa cos'è come [[Giampiero Boniperti|Boniperti]], [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]], [[Dino Zoff|Zoff]] e [[Michel Platini|Platini]]. E magari a costruire stadi più sicuri. ([[Marco Travaglio]])
 
*Bisogna avere, innanzitutto, il coraggio di affermare una realtà: il procedimento di questa estate ha partorito un autentico aborto giuridico. Quando parlo di "aborto giuridico" mi prendo la piena responsabilità di ciò che dico. Quando si vuole espletare in due settimane un procedimento che richiederebbe almeno 6 mesi solo per un corretto iter investigativo, non può che venir fuori un aborto giuridico. Quando si cassa, per motivi di tempo, un grado di giudizio, quando si impedisce agli imputati di portare testimoni, dossier e filmati in loro discolpa, ma gli si concede solo 15 minuti per una arringa difensiva, non si può che parlare di aborto giuridico. Quando non si concedono agli avvocati difensori degli imputati i testi integrali delle intercettazioni, adducendo che non sono pertinenti, si può solo parlare di aborto giuridico. Quando, infine, si disassegna un titolo ad una squadra, la Juventus, per assegnarlo ad un'altra, l'Internazionale, prima che sia pronunciato il verdetto del primo iter istruttorio, allora siamo ben oltre l'aborto giuridico. Non è un problema di giustizia ordinaria o sportiva: in ogni paese che si definisca civile eventuali pene e sanzioni devono essere comminate dopo che sia stato verbalizzato un verdetto di colpevolezza, mai prima. E non venitemi a parlare di normative UEFA o di liste da dare alla stessa per le coppe europee: i diritti degli imputati, tra cui quello di potersi difendere con i mezzi che l'ordinamento mette loro a disposizione, vengono prima di una partita di calcio. [...] Poi, di fronte al fatto compiuto, chi si prende la responsabilità di fermare una macchina che macina miliardi di €, tanto da essere la sesta industria del paese? Io, per conto mio, posso solo ribadire il concetto già espresso: una penalizzazione di 8/10 punti, una multa e la squalifica di Moggi e Giraudo per 10/12 mesi, questa era la pena congrua, a mio parere. Ogni parallelo con la vicenda del 1980 è improponibile: qua non ci sono tracce di illecito, né denaro o assegni. L'illecito ambientale non è un reato contemplato da nessun codice, a meno che non si parli di inquinamento atmosferico...<ref group="fonte">Da un'intervista a ''ReteTv37'', Firenze, 3 novembre 2006; citato in ''[http://www.ju29ro.com/archivi/articoli/farsopoli/1-farsopoli/71-de-biase-calciopoli-un-aborto-giuridico.html De Biase: Calciopoli, un aborto giuridico]'', ''Ju29ro.com'', 12 marzo 2008.</ref> (Corrado Di Biase, capo<ref>Capo dell' Ufficio Indagini della FIGC ai tempi del calcioscommesse del 1980, ReteTv37 (Firenze), 3 novembre 2006.</ref>)
 
*Calciopoli? Il processo di Napoli dimostra che nel 2006 si è agito con atteggiamento giacobino, troppa foga alimentata dai media. ([[Claudio Lotito]])
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*Le intercettazioni di [[Massimo Moratti|Massimo Moratti]] e altri dirigenti dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] rese note dalla difesa di [[Luciano Moggi|Luciano Moggi]] sono senz'altro indice di un diffuso malcostume. E dunque è un bene che siano state pubblicate. Ma dal punto di vista penale non modificano di una virgola l'esito del processo in corso a Napoli, che ipotizza un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa sportiva per alterare risultati di partite ed esiti di campionati. E la disdicevole dimestichezza dei dirigenti nerazzurri con il mondo arbitrale, per quello che è emerso, non configura alcuna notizia di reato, dunque bene han fatto i magistrati di Napoli a escluderla dal processo. Solo un'informazione smemorata e superficiale può metterle sullo stesso piano dei gravissimi fatti emersi a carico delle dirigenze della [[Juventus Football Club|Juventus]], del [[Associazione Calcio Milan|Milan]], della Fiorentina e della [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]. ([[Marco Travaglio]])
 
*Le intercettazioni ulteriori di Calciopoli? È evidente che Moratti e altri si difendevano dallo strapotere in Lega di Milan e Juventus: comunque fu Guido Rossi e non io a dare lo scudetto 2006 all'Inter. L'origine di tutto è nella situazione di disequilibrio che viveva allora la Lega calcio italiana, con due società come Juve e Milan che più o meno gestivano tutto, una con i diritti tv e la presidenza e l'altra con la costruzione che sapete ed è costata anche conseguenze di giustizia sportiva in relazione al potere sugli arbitri. Gli altri, compreso Della Valle della Fiorentina, si difendevano... [Anche perché] tutte le altre società più o meno sapevano. In un ambiente così è inimmaginabile che si rimanga fermi, ognuno cerca di proteggersi. Ma tutto nasce dalla situazione critica con due società che gestivano politicamente la Lega, e con il passaggio degli arbitri al professionismo sotto l'ombrello della stessa Lega. E in un certo senso persino i direttori di gara hanno subito questa situazione.<ref>Citato in ''([[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/03-04-2010/moratti-intercettazioni-603522708450.shtml Moratti sulle intercettazioni "Vicenda brutta e vergognosa"]'', gazzetta.it, 3 aprile 2010.</ref> (Gerhard Aigner, ex segretario generale dell'Uefa e capo della commissione dei saggi che con un parere giuridico diede il via libera alla riassegnazione del titolo dopo la revoca alla Juventus]])
 
*{{ndr|Nel 2017}} Le notizie degli ultimi giorni – con ampia e documentata e ridicola polemica sui presunti errori commessi dall'arbitro [[Nicola Rizzoli|Rizzoli]] durante la partita vinta domenica scorsa dalla Juventus sull'Inter per 1-0 – sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano vennero prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show. Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista – che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio ([[Guido Rossi]]) riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell'anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) – scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le chiacchiere da bar, facendole uscire dai confini delle serate con [[Aldo Biscardi]] con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia. ([[Claudio Cerasa]])
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*Moggi, quando lo vidi in tv, disse: "questo non è un mondo per lei"; lui cerca di far apparire la sua condotta nel mondo del calcio, come la prassi. Sì, c'è indisciplina morale nel calcio, ma "regolare" gli arbitri come faceva lui è pazzesco. Basti pensare, ad esempio, a Siena-[[Associazione Calcio Milan|Milan]]: era una partita in cui la [[Juventus Football Club|Juventus]] non centrava, ma centrava invece Moggi che penalizzò il Bologna; il DG bianconero fece in modo che l'arbitro annullasse un gol di [[Andrij Ševčenko|Shevchenko]]: se non fosse stato annullato, il Siena avrebbe pareggiato e sarebbe finito dietro di noi. Vedete come è stato manipolato il campionato? ([[Giuseppe Gazzoni Frascara]])
 
*Noi non abbiamo deciso di dare il titolo all'Inter, noi tecnicamente abbiamo detto che era possibile farlo. Il nome dell'Inter non ci era stato proposto. Dovevamo per forza fare una classifica di quel campionato per via delle Coppe europee, ma non era necessario dare il titolo a qualche squadra. Per me sembrava normale non assegnare il titolo in quelle circostanze perché c'erano dubbi sulla regolarità del campionato. [...] C'era un malessere generale in quel campionato, c'erano molte componenti implicate. Non sono sorpreso da ciò che è uscito in questi giorni. Allora la situazione in Lega Calcio era molto grave, ma tutti erano responsabili. Gli arbitri erano troppo esposti alla situazione della Lega Calcio e sono stati anche vittime. Tutti hanno contribuito a crearla e trovare chi è stato il più o meno colpevole è difficile.<ref>Da ''Qui studio a Voi stadio'' su Telelombardia; citato in ''([http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/calciopoli/2010/04/14-64147/Aigner%3A+%C2%ABCalciopoli%3F+Non+sono+sorpreso+da+quello+che+sta+uscendo%C2%BB[Gerhard Aigner: «Calciopoli? Non sono sorpreso da quello che sta uscendo»]'', tuttosport.com, 14 aprile 2010.</ref> (Gerhard Aigner])
 
*Non è stata una farsa, non è stata farsopoli.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calciopoli/2011/11/08-203442/Calciopoli,+tutti+colpevoli%3A+a+Moggi+5+anni+e+4+mesi Calciopoli, tutti colpevoli: a Moggi 5 anni e 4 mesi]'', ''corrieredellosportCorrieredellosport.it'', 8 novembre 2011.</ref> (Stefano Capuano, pm<ref>Pm del processo di Napoli, 8 novembre 2011.</ref>)
 
*Non voglio più sentire nulla su Calciopoli, il passato è importante ma il futuro lo è ancora di più. ([[Gianluigi Buffon]])
 
*Piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti, o con il signor Sensi o con il signor Campedelli, presidente del Chievo [...] Balle smentite dai fatti [...] [Nelle migliaia di intercettazioni] ci sono solo quelle persone, perché solo quelle colloquiavano con i poteri del calcio. I cellulari erano intercettati 24 ore su 24: le evidenze dei fatti dicono che non è vero che ogni dirigente telefonava a [[Paolo Bergamo|Bergamo]], a Pairetto, a Mazzini o a Lanese: le persone che hanno stabilito un rapporto con questi si chiamano [[Luciano Moggi|Moggi]], [[Antonio Giraudo|Giraudo]], Foti, [[Claudio Lotito|Lotito]], Andrea Della Valle e Diego Della Valle.<ref group="fonte">CitatoDurante l'udienza preliminare del 27 ottobre 2008; citato in Xavier Jacobelli, ''[http://club.quotidiano.net/misterx/calciopoli_parla_il_pm_narducci_piaccia_o_non_piaccia_non_ci_sono_mai_telefonate_fra_bergamo_o_pairetto_con_moratti_o_se Calciopoli, parla il pm Narducci: "Piaccia o non piaccia non ci sono mai telefonate fra Bergamo o Pairetto con Moratti o Sensi"]'', quotidiano''Quotidiano.net'', 27 ottobre 2008.</ref> (Giuseppe Narducci, pm<ref>Pm del processo di Napoli, durante l'udienza preliminare del 27 ottobre 2008.</ref>)
 
*Più che una calciopoli si è trattata di un arbitropoli, almeno da quanto emerso dalle ultime sentenze. La responsabilità oggettiva è a mio avviso un male necessario dello sport. Il comportamento dei dirigenti della Juventus non macchia il valore della società, ma i dirigenti bianconeri sbagliano a considerare propri 29 Scudetti. ([[Franco Carraro]])
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*Se fosse successo in Africa sarebbe stato grave ma limitato, ma in Italia il calcio è una religione, e le conseguenze di tutto questo saranno terribili. L'immagine dell'Italia ne esce in frantumi. Da noi vale la presunzione di innocenza, ma la Federcalcio italiana ha grandi responsabilità, in quanto avrebbe dovuto vigilare e non l'ha fatto. ([[Joseph Blatter]])
 
*[L'inchiesta dove] si poteva fare certamente di più è Moggiopoli, tanto è vero che noi come Corte federale abbiamo limitato la sanzione alla Juventus non revocando un titolo di Campione d'Italia perché non c'erano elementi sufficienti, infatti quell'aspetto era stato tralasciato. Poi il commissario straordinario delle Federazione di quel periodo aveva nominato un gruppo di amici suoi, uno dei quali [...] era stato anche nel consiglio di amministrazione dell'Inter, ed è stato revocato alla Juventus e assegnato all'Inter. Quello è stato un errore gravissimo a mio avviso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.unionesarda.it/articolo/sport/2017/02/17/calciopoli_l_ex_procuratore_porceddu_revocare_lo_scudetto_alla_ju-4-570860.html Calciopoli, l'ex procuratore federale Porceddu: "Assegnare lo scudetto all'Inter fu un errore gravissimo"]'', ''Unionesarda.it'', 17 febbraio 2017.</ref> (Carlo Porceddu<ref>Dirigente benemerito FIGC.</ref>)
 
*Soltanto per questa telefonata {{NDR|riferendosi ad un'intercettazione del 26 novembre 2004 tra Carraro, ex presidente della FIGC, e Bergamo, ex designatore arbitrale}} il processo di Calciopoli andava annullato, andava subito annullato. ([[Elio Corno]])
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*{{NDR|Sulla sentenza in primo grado nel processo penale di Calciopoli e il suo nesso con il processo Telecom attraverso le intercettazioni illegali}} È abbastanza per tenere desta la vostra curiosità e le associazioni di idee, per voler capire e sapere "senza tifo" che cosa è accaduto all'Italia del calcio e non in questi anni? Oppure hanno tutti tanta paura di Moggi ancora adesso da voler rimuovere il caso, dentro e fuori dalle Aule di giustizia?
*{{NDR|Sulla sentenza in primo grado e la polarizzazione dello scandalo calciopoli operata dai media}} L'Inter e i suoi tifosi vivono questa sentenza come una vittoria: ladroni gli juventini di quel ciclo trionfale, sconfitti ma onesti e rivalutati dalle sentenze gli interisti, rimuovendo la montagna di telefonate colpevolizzanti uscite fuori negli ultimi tre anni per cui mesi fa lo stesso Procuratore Federale Palazzi, il Torquemada del 2006, aveva prescritto l'Inter dicendone però il peggio. Curioso: Palazzi va bene o male a sentenze alterne, il tifo è fatto così. Fossero stati assolti a Napoli Moggi e co. [...], sarebbe stata festeggiata come una vittoria della Juve contro l'Inter. E questo tifo si è riverberato su giornali e su giornalisti. Dio solo sa, e chi mi segue su Il Fatto quotidiano può verificarlo, la fatica e l'avversione che mi è costata una battaglia per la verità sull'argomento, dopo trent'anni passati anche a focalizzare il marcio del pallone mentre altri erano occupati magari a prendere soldi o regali oppure anagraficamente le merendine. C'è gente che rilutta o recalcitra a prendere atto non della santità di Moggi, per carità di Dio, ma del reale stato degradato del calcio italiano: è più facile sparare su Lucky o Licio Moggi –come lo chiamavo al tempo del suo potere, articoli e libri alla mano– che chiamare in causa le istituzioni sportive.
*{{NDR|Dopo la sentenza in primo grado nel processo penale di [[Calciopoli]] a Napoli nel 2011}} Le sentenze in linea di massima (cfr. il casino su Amanda Knox…Knox...) si rispettano, e se ne attendono le motivazioni: questo penso e questo farei se non vedessi un rischio preciso nella pesantissima, delicata e sorprendente sentenza di condanna del Tribunale di Napoli per Moggi e compagni. Non vorrei cioè che essa fosse un macigno a chiudere, invece che un argomento di riflessione. [...] Machete adoperato a Napoli. Benissimo: la forza di gravità nei due sensi porta in basso e questo è il segnale che arriva dalla sentenza. Da un lato però mi basterebbe poter pensare che tutta questa vicenda fosse rimasta all'interno del recinto giudiziario, della verità processuale intendo, senza altre valutazioni politiche, o di opportunità ambientale, o di messaggio pubblico ecc. Con una sentenza opposta sarebbe crollato il potere istituzionale, non dimentichiamocelo (Figc, Alta corte del Coni ecc.). Dall'altro che se non sono state prese in considerazione altre prove finora, venga fatto nei successivi gradi di giudizio. Più verità, non un target prescelto. Senza cioè lasciare l'impressione che Moggi, bollato come l'Al Capone del calcio, sia servito perfettamente da tappo a una bottiglia di pessimo liquore per l'ubriacatura pubblica, finendo in un trappolone: sarebbe un rischio ancora peggiore.
*{{NDR|Sul legame Calciopoli e lo scandalo del calcio italiano del 2011}} Senza indulgere su un fatto emerso come notorio durante il processo, cioè che il Presidente del Collegio, Teresa Casoria, riteneva tale processo penalmente una buffonata e invece i due giudici a latere, con le quali era in conflitto, pensavano il contrario, con l'esito di risultare maggioranza nella determinazione della sentenza, le motivazioni in 558 pagine si riassumono così. 1) Campionati non alterati (quindi scudetti tolti ingiustamente alla [[Juventus Football Club|Juve]]...), partite non truccate, arbitri non corrotti, indagini condotte non correttamente dagli investigatori della Procura (intercettazioni dei carabinieri risultate addirittura manipolate nel confronto in Aula). 2) Le Sim, le schede telefoniche estere che Moggi ha distribuito a qualche arbitro e ai designatori, sarebbero la prova del tentativo di alterare e di condizionare il sistema, pur senza la dimostrazione effettiva del risultato truccato. 3) L'atteggiamento di [[Luciano Moggi|Moggi]], da vero boss "telefonico", è invasivo anche quando cerca di condizionare Federcalcio e Nazionale, vedi telefonate con [[Franco Carraro|Carraro]] e [[Marcello Lippi|Lippi]]. 4) Che queste telefonate e questa promiscuità "mafiosa" o "submafiosa" o tesa a "fare associazione per delinquere" risultassero costume comune nell'ambiente come risulta evidente, non assolve Moggi e C.: e dunque ecco la condanna. [...] Infine il punto 1), la cosiddetta parte positiva delle motivazioni, cioè nei fatti tutto regolare. E allora lo scandalo di "Scommettopoli" [lo scandalo del calcio italiano del 2011, ndr.] in cui sta uscendo che nel suo complesso il campionato 2010-2011 a colpi di trucchi è da considerarsi davvero e decisamente irregolare? Lo dice per ora il Procuratore Capo di Cremona, Di Martino, mentre la giustizia sportiva prende tempo come sempre, ma temo che presto lo ribadiranno in parecchi, a meno che non venga messo tutto a tacere. Con buona pace di chi vuole la verità e pensa che Moggi sia oggettivamente diventato il "capro espiatorio". Il quadro dell'informazione che non indaga, non analizza, non confronta e si schiera per ignoranza o partito preso così vi sembra leggermente più chiaro?
 
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==Note==
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===Fonti===
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==Voci correlate==