Calciopoli: differenze tra le versioni

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*Le intercettazioni ulteriori di Calciopoli? È evidente che Moratti e altri si difendevano dallo strapotere in Lega di Milan e Juventus: comunque fu Guido Rossi e non io a dare lo scudetto 2006 all'Inter. L'origine di tutto è nella situazione di disequilibrio che viveva allora la Lega calcio italiana, con due società come Juve e Milan che più o meno gestivano tutto, una con i diritti tv e la presidenza e l'altra con la costruzione che sapete ed è costata anche conseguenze di giustizia sportiva in relazione al potere sugli arbitri. Gli altri, compreso Della Valle della Fiorentina, si difendevano... [Anche perché] tutte le altre società più o meno sapevano. In un ambiente così è inimmaginabile che si rimanga fermi, ognuno cerca di proteggersi. Ma tutto nasce dalla situazione critica con due società che gestivano politicamente la Lega, e con il passaggio degli arbitri al professionismo sotto l'ombrello della stessa Lega. E in un certo senso persino i direttori di gara hanno subito questa situazione.<ref>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/03-04-2010/moratti-intercettazioni-603522708450.shtml Moratti sulle intercettazioni "Vicenda brutta e vergognosa"]'', gazzetta.it, 3 aprile 2010.</ref> (Gerhard Aigner, ex segretario generale dell'Uefa e capo della commissione dei saggi che con un parere giuridico diede il via libera alla riassegnazione del titolo dopo la revoca alla Juventus)
 
*[L'inchiesta dove] si poteva fare certamente di più è Moggiopoli, tanto è vero che noi come Corte federale abbiamo limitato la sanzione alla Juventus non revocando un titolo di Campione d'Italia perché non c'erano elementi sufficienti, infatti quell'aspetto era stato tralasciato. Poi il commissario straordinario delle Federazione di quel periodo aveva nominato un gruppo di amici suoi, uno dei quali [...] era stato anche nel consiglio di amministrazione dell'Inter, ed è stato revocato alla Juventus e assegnato all'Inter. Quello è stato un errore gravissimo a mio avviso.<ref>Citato in ''[http://www.unionesarda.it/articolo/sport/2017/02/17/calciopoli_l_ex_procuratore_porceddu_revocare_lo_scudetto_alla_ju-4-570860.html Calciopoli, l'ex procuratore federale Porceddu: "Assegnare lo scudetto all'Inter fu un errore gravissimo"]'', unionesarda.it, 17 febbraio 2017.</ref> (Carlo Porceddu)<ref>Dirigente benemerito FIGC.</ref>
 
*{{ndr|Nel 2017}} Le notizie degli ultimi giorni – con ampia e documentata e ridicola polemica sui presunti errori commessi dall'arbitro [[Nicola Rizzoli|Rizzoli]] durante la partita vinta domenica scorsa dalla Juventus sull'Inter per 1-0 – sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano vennero prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show. Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista – che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio ([[Guido Rossi]]) riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell'anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) – scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le chiacchiere da bar, facendole uscire dai confini delle serate con [[Aldo Biscardi]] con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia. ([[Claudio Cerasa]])