Fabio Cusin: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Con la Controriforma il costume sociale italiano entra quale regola di coscienza, quale paradigma di vita. L'individuo, con le sue preoccupazioni, col proprio spirito tormentato, con le proprie aspirazioni morali, con le angosce tra colpa e redenzione, rimane isolato. Non gli è lecito vivere la vita interiore della propria anima, come non gli è lecito parlare liberamente della propria patria. Quando avanza dubbi in proposito e cerca un conforto nella comprensione degli uomini gli succede, come avvenne a [[Torquato Tasso]], di sentirsi opporre un precetto pratico alle ambasce dell'animo. (''Parte prima. Il passato'', Capitolo VI, ''Il principato e il conformismo'', p. 55)
 
*Il Capo<br>Per svolgere un'azione politica non c'è sempre bisogno di una idea, ma c'è sempre invece bisogno di un capo, soprattutto di un capo deciso ad agire e a trionfare a qualsiasi costo. In Italia, paese tendenzialmente abulico ed inerte, non erano mai mancati uomini pronti a sobbarcarsi anche per gli altri. Tra i tanti disposti a questa impresa, rifulse allora un vivace combinatore di concetti e di parole [Benito Mussolini], efficacissimo oratore, polemista passionale e uomo deciso a portare nella vita pratica tutto l'ardore della sua anima insaziabile; a completare le quali attitudini possedeva una sensibilità umana ed artistica mediocrissima, nonché un'indomabile ammirazione di sé, aggiunte a una disonestà morale e a una faccia tosta a tutta prova. (''Parte seconda. La società italiana e il fascismo'', Capitolo III, ''Il Capo'', p. 173)