Fabio Cusin: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Citazioni su Fabio Cusin
prima citazione da Antistoria d'Italia
Riga 1:
'''Fabio Cusin''' (1904 – 1955), storico italiano.
 
==[[Incipit]] di ''Antistoria d'Italia''==
===[[Incipit]]===
Il Medioevo cittadino, in cerca di una gloria che suonasse conferma di se stesso, ha creato le basi di un mito storiografico per cui l'Italia medievale appare quale continuazione di quella antica, romana e preromana. Questo mito, sopravvissuto nella moderna storiografia cittadina, si completa con un altro tutto erudito e letterario, che, svolgendosi dal primo, prende forma e concretezza nella coscienza letteraria dell'Italia post-rinascimentale e che è la fonte prima dell'ideologia politica che vuole l'Italia una e indipendente. Su questi due motivi si innesta la storiografia scientifica moderna che, bene o male, tiene l'occhio fisso a questi punti di arrivo e di partenza per cui storicismo geografico e politico, etnografia e razzismo cedono il passo di fronte alla coscienza dell'unità di cultura e di lingua. La nazione venne raffigurata con una sua lingua caratteristica in un suo proprio clima ambientale; quindi furono ricercate intorno al Mille le origini, nell'età dei Comuni le manifestazioni più originali di un'anima ad essa propria. Data l'impostazione di questa tradizione, la storiografia italiana, tutta presa dal problema letterario e idealisticamente protesa ad afferrare i valori individuali, lascia in non cale il problema delle origini etniche del popolo italiano. L'ambiente, scarso di residui razziali, non mostra grande interesse per queste cose e sente un certo fastidio quando lo si rende attento che gli stranieri accentuano una netta distinzione tra l'Italia del Nord e quella del Sud.
 
===Citazioni===
*Il Capo<br>Per svolgere un'azione politica non c'è sempre bisogno di una idea, ma c'è sempre invece bisogno di un capo, soprattutto di un capo deciso ad agire e a trionfare a qualsiasi costo. In Italia, paese tendenzialmente abulico ed inerte, non erano mai mancati uomini pronti a sobbarcarsi anche per gli altri. Tra i tanti disposti a questa impresa, rifulse allora un vivace combinatore di concetti e di parole [Benito Mussolini], efficacissimo oratore, polemista passionale e uomo deciso a portare nella vita pratica tutto l'ardore della sua anima insaziabile; a completare le quali attitudini possedeva una sensibilità umana ed artistica mediocrissima, nonché un'indomabile ammirazione di sé, aggiunte a una disonestà morale e a una faccia tosta a tutta prova. (Parte seconda. La società italiana e il fascismo, Capitolo III, Il Capo, p. 173)
 
==Citazioni su Fabio Cusin==