Archetipo: differenze tra le versioni

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Citazioni sull''''archetipo''', parola che indica un contenuto innato secondo dei principi filosofici o psicologici.
 
==Citazioni==
*Gorgoni, Idre, Chimere e le orrende storie di Celeno e delle Arpie si possono ricreare nel cervello della superstizione: ma sono esistite prima. Sono trascrizioni di archetipi sono in noi, e che sono eterni… Questi terrori non nascono col corpo, ma prima del corpo, e senza il corpo esisterebbero ugualmente… Se potessimo spiegarli, sapremmo finalmente qualcosa sulla nostra condizione preumana, e uno spiraglio si aprirebbe sul fittissimo buio della preesistenza. ([[Charles Lamb]])
*{{NDR|[[Omero]]}} i cui personaggi non sono altro che gli archetipi degli eroi del West. Ettore, Achille, Agamennone non sono altro che gli sceriffi, i pistoleri e i fuorilegge dell'antichità. ([[Sergio Leone]])
*{{NDR|Gli archetipi sono}} I modelli più profondi del funzionamento psichico, come le radici dell'anima che governano le prospettive attraverso cui vediamo noi stessi e il mondo. Essi sono le immagini assiomatiche a cui ritornano continuamente la [[vita]] psichica e le teorie che formuliamo su di essa. ([[James Hillman]])
*Il lavoro di scultore: orientare il pensiero agli "archetipi". Vi è un'arte rassicurante fatta di figure, paesaggi, impressioni di colore o concetti di realtà. Ma vi è un'altra arte inquieta e irrazionale che si presenta sconosciuta ed è sempre accompagnata da pericoli, specialmente quando varia ed esce dagli schemi e chiede una strada diversa. La ricerca dell'inesplorato archetipo che è dentro di noi. L'archetipo ancestrale che risale alla notte dei tempi e che giace nella coscienza collettiva degli uomini. Questa rinasce quando si entra volutamente nella "nube della non conoscenza", quella cercata dai mistici per il contatto e la scoperta di messaggi e visioni inconoscibili. ([[Lanfranco Frigeri]])
*Il sigillo archetipo, che noi diciamo essere il mondo intellegibile non può che identificarsi con il ''logos'' divino. ([[Filone di Alessandria]])
 
===[[Carl Gustav Jung]]===
*Il carattere collettivo degli archetipi si manifesta anche in coincidenze conformi al senso, come se l'archetipo (o l'inconscio collettivo) vivesse non solo nell'individuo stesso, ma anche fuori, cioè nel suo ambiente, o come se si trovasse quale inviante e ricevente nello stesso spazio psichico, e rispettivamente nello stesso tempo (in casi di [[precognizione]]). Poiché nel mondo psichico non c'è alcun corpo che si muova come nello spazio, non esiste neppure il tempo. Il mondo archetipico è «eterno», cioè al di fuori del tempo, ed è dovunque, poiché nelle condizioni psichiche, cioè archetipiche, non esiste alcuno spazio. Ove s'impone un archetipo, possiamo tener conto dei fenomeni [[Sincronicità|sincronistici]], cioè di corrispondenze acausali, di fatti ordinantisi parallelamente al tempo.
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*Però in [[Platone]] si dà un'enorme importanza agli archetipi, quali idee metafisiche, «paradigmi» o modelli, mentre gli oggetti reali sono trattati alla stregua di semplici copie di questi modelli ideali. La filosofia medievale, dai tempi di [[Sant'Agostino|S. Agostino]] – dal quale ho preso l'idea di archetipo – fino a Malebranche e a Bacone, segue ancora le orme di Platone. [...] Da [[Cartesio]] a [[Malebranche]] in poi, il valore metafisico dell'idea o archetipo va gradatamente deteriorandosi. L'idea diventa un «pensiero», una condizione gnoseologica interna, come dice chiaramente [[Spinoza]] [...] Infine [[Kant]] riduce gli archetipi a un numero limitato di categorie della conoscenza.
 
=== [[Marie-Louise von Franz]] ===
*È dunque possibile dimostrare empiricamente che l'intero ambito psichico, che [[Jung]] definisce inconscio collettivo, lo strato più sotterraneo dell'inconscio osservabile psichicamente, possiede una struttura di campo, i cui punti «carichi d'energia» corrispondono agli archetipi. I decorsi energetici in questo campo seguono un processo lineare irreversibile, e quindi determinano il [[tempo]].
*Gli archetipi junghiani sono stati spesso paragonati alle idee platoniche. Va detto tuttavia che la differenza tra un'immagine archetipica dell'idea platonica consiste nel fatto che l'idea platonica è concepita come un puro contenuto di pensiero, mentre un archetipo si può esprimere anche come sentimento, emozione o fantasia mitologica. L'archetipo junghiano è perciò un concetto più ampio dell'idea platonica.