Zlatan Ibrahimović: differenze tra le versioni

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==''Io, IBRA''==
*{{NDR|Nel 2010}} Eravamo stati eliminati dalla Champions League, [[Josep Guardiola|Guardiola]] mi guardava come se fosse tutta colpa mia, e io pensavo: "Siamo al capolinea. È finita". Dopo quella partita ebbi come la sensazione di non essere più il benvenuto nel club e stavo male quando mi mettevo al volante della loro Audi. Stavo da schifo quando ero seduto negli spogliatoi, e Guardiola mi guardava in cagnesco come se fossi un elemento di disturbo, un estraneo. Era come un muro, un muro di pietra: da lui non ricevevo nessun segno di vita, e ogni minuto che trascorrevo con la squadra desideravo essere altrove. Non ne facevo più parte. (p. 1)
*[[Luciano Moggi|Moggi]] era un tipo col pelo sullo stomaco che conosceva i giochi di potere e che era venuto su dal nulla, diventando uno degli uomini più potenti del calcio italiano. Era il re del mercato dei trasferimenti, ed era riuscito a trasformare la Juventus: sotto la sua direzione il club aveva scrittovinto più volte il campionato. Ma non era esattamente la trasparenza fatta a persona. Veniva soprannominato Lucky Luciano. Intorno a lui c'erano stati parecchi scandali con bustarelle e doping e processi e porcherie varie e voci secondo cui aveva legami con la camorra. Erano stronzate, ovviamente. Ma l'aria del mafioso ce l'aveva davvero. Gli piacevano i sigari e i completi eleganti e come negoziatore non si tirava indietro di fronte a nulla, così si diceva. Era un maestro della trattativa, un osso durissimo. (p. 2)
*Quando [[Fabio Capello|Capello]] si arrabbia sono pochi quelli che osano guardarlo negli occhi, e se ti offre una possibilità e tu non la sfrutti puoi anche andare a vendere salsicce fuori dallo stadio. Nessuno va da lui a parlargli dei suoi problemi. Capello non è tuo amico. Non chiacchiera con i giocatori, non a quel modo. Lui è il sergente di ferro, e quando ti chiama in genere non è un buon segno. D'altro canto non puoi mai sapere. Lui distrugge e costruisce. (p. 12)
*[[Marco van Basten|Van Basten]] è una leggenda, uno dei migliori attaccanti di sempre, non al livello di [[Ronaldo]] forse, ma in ogni caso ha segnato trecento gol in carriera e fatto la storia nel [[Associazione Calcio Milan|Milan]]. Era un modello per il suo stile di gioco, per i suoi spettacolari tiri al volo e per la sua grinta davanti alla porta. (p. 159)