Dragonlance: differenze tra le versioni

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*Nell'udire quell'urlo, che probabilmente era stato sentito fino a Solace, i ladri lasciarono cadere i boccali e afferrarono le armi mentre il loro attuale capo, un furfante noto come Mike il Vedovo in quanto le sue mogli avevano l'inspiegabile tendenza a morire, correva verso la porta seguito da sei dei suoi uomini.
 
*«Andate via», ordinò Raistlin. «Uscite tutti.» Per quanto sommessa, la sua voce arrivò fino negli angoli più bui, si insinuò fra le travi del tetto, si posò come fumo su tutta la stanza. «Andare via?» si azzardò a protestare il Vedovo, con una flebile risata. «Noi? Questo non mi sembra giusto, Maestro. Perché non vai via tu? Questa è la nostra Corporazione...» Raistlin si accigliò e socchiuse gli occhi dorati con aria minacciosa, facendo scivolare la mano verso una sacca che portava alla cintura. Sally Dale afferrò il Vedovo e prese quindi a scuoterlo fino a fargli tremare le ossa. «Stolto!» esclamò. «Questo è Raistlin! Raistlin Majere! Il mago che ha combattuto contro la Regina delle Tenebre in persona! Se volesse potrebbe far saltare in aria questa stanza e noi con essa.» Il Vedovo continuò ad esitare, adocchiando Raistlin, che da parte sua rimase del tutto calmo e staccò la sacca dalla cintura, aprendola lentamente... <br>La sala si svuotò all'istante in quanto i ladri si precipitarono tutti verso la porta, le finestre ed ogni immaginabile nascondiglio.<br>
 
*«Non esiste magia abbastanza potente da poter bandire dal mio cuore la consapevolezza di essere stato amato. Neppure la morte potrebbe riuscirci» aggiunse in tono sommesso, quasi tra sé. (Raistlin Majere)
 
*«Accontenta di nuovo la mia curiosità. Vorresti chiederle perdono?» «No» ribattè Raistlin, freddo. «Perché dovrei? Ha avuto quello che voleva ed io quello che mi spettava. Siamo pari.» «Quindi non ti scuseresti con lei, non le chiederesti perdono... allora cosa le diresti?» <br>Raistlin rimase in silenzio per un lungo momento. Adesso si era di nuovo voltato verso gli scaffali di libri e stava fissando le ombre che li ammantavano come se stesse guardando un tempo che non si sarebbe mai verificato. «Volevo dirle che a volte, durante il mio lungo sonno, ho sognato di lei» mormorò.<br> (Astinus e Raistlin Majere)
 
==''L'alba del male''==