Antonio Gramsci: differenze tra le versioni

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*Fino a quando sussiste il [[borghesia|regime borghese]], col monopolio della stampa in mano al [[capitalismo]] e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi, presentati come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà. (da ''[http://www.antoniogramsci.com/volonta.htm La volontà delle masse]'', ''l'Unità'', 24 giugno 1925)
*[[Giustino Fortunato]] e [[Benedetto Croce]] rappresentano [...] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana. (citato in Rosario Villari, ''Il Sud nella Storia d'Italia. Antologia della Questione meridionale'', Roma-Bari, Laterza, 1981)
*Il [[fascismo]] si è presentato come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo, con la sua promessa di impunità, a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno Stato bene ordinato e bene amministrato. <ref> Da ''L'Ordine Nuovo'', 1921, da "Gramsci: Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922", Einaudi, 1966.</ref>
Altresì, talvolta, riportata nella versione: "Il fascismo si è presentato come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. Il fascismo è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano".<ref> Da ''L'Ordine Nuovo'', 1921, da "Gramsci: Socialismo e fascismo. L'ordine nuovo 1921-1922", Einaudi, 1966.</ref>
*Il fascismo ha trasformato il nostro popolo, gli ha dato una tempra più robusta, una moralità più sana, una resistenza al male che prima era ignorata, una profondità di sentimenti che non era mai esistita. (1924) <ref>Riportato in [[Giuseppe Berta]], ''La cooperazione impossibile: la Fiat, Torino e il biennio rosso'', in AA.VV., ''Fiat 1899-1930. Storia e documenti'', Milano, Fabbri, 1991, pp. 223-224 </ref>
*Il giornale non dovrà avere alcuna indicazione di partito. Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo [[l'Unità]] puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale.<ref>Dalla lettera spedita a Chiara Passarge, sua padrona di casa a Roma (via G.B. Morgagni 25), pochi giorni dopo l’arresto, avvenuto a Roma l’8 novembre 1926; citato in ''Gramsci sulle orme di [[Fozio]]'', ''Corriere della Sera'', 8 dicembre 2016.</ref>
*Il Vaticano rappresenta la più grande forza reazionaria esistente in Italia. Per la chiesa, sono dispotici i governi che intaccano i suoi privilegi e provvidenziali quelli che, come il fascismo, li accrescono. (citato in [[Curzio Maltese]], ''La Questua'')
*Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri.
*In principio era il verbo...<ref>Il riferimento è all'incipit del ''[[Giovanni apostolo ed evangelista#Vangelo secondo Giovanni|Vangelo secondo Giovanni]]''.</ref> No, in principio era il [[sesso]].<ref>Il riferimento è a un pensiero di [[Stanislaw Przybyszewski]] del 1893.</ref> (da ''La città futura, 1917-1918'', a cura di Sergio Caprioglio, Einaudi)<ref>Riportato anche in ''Letteratura e vita nazionale'', in ''Quaderni del carcere''.</ref>
*Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza. (da ''L'Ordine Nuovo'', anno I, n. 1, 1° maggio 1919)<ref>Vedi [[w:Immagine:L'Ordine Nuovo.jpg|immagine]] del primo numero de ''L'Ordine Nuovo''.</ref>