Sciacallo: differenze tra le versioni

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*Gli sciacalli presi giovani si addomesticano presto e meglio delle volpi. Si abituano pienamente al padrone, lo seguono come un cane, si lasciano accarezzare e domandano carezza al par di questo, ubbidiscono alla chiamata, dimenano amichevolmente la coda quando sono accarezzati colla mano: dimostrano insomma tutte le qualità, tutte le abitudini del cane domestico. Persino gli adulti si avvezzano col tempo all'uomo, per quanto da principio si mostrino ringhiosi. ([[Alfred Edmund Brehm]])
*Gli sciacalli sono amici degli uomini, non fanno loro alcun male né li temono particolarmente; combattono con i cani e i leoni, ed è per questo che non si trovano nello stesso luogo. ([[Aristotele]])
*Ho fatto dei suoi monti un deserto e ho dato la sua eredità agli sciacalli del deserto. ([[Libro di Malachia]])
*Il poco vantaggio che recano non è proporzionato al danno. Sono utili soltanto a sbarazzare dalle carogne ed a distruggere ogni sorta di animaletti molesti, sopratutto i topi; ma sono dannosi pel loro svergognato brigantaggio. Non contenti di divorare quanto si mangia, derubano ancora cose che non si mangiano nelle case e nei cortili, nelle tende e nelle stanze, nelle stalle e nelle cucine. Portan via quanto loro piace, e la loro passione per rubare è forse pari alla loro voracità. Nell pollaio fanno la parte della nostra volpe: uccidono colla crudeltà della martora e derubano se non coll'astuzia, almeno colla temerità della volpe. ([[Alfred Edmund Brehm]])
*Il suo modo di vivere lo colloca appunto come anello di congiunzione tra il lupo e la volpe. A questa rassomiglia più che non a quello. Di giorno sta ritirato; verso sera si accinge alle sue scorrerie, urla forte per radunare altri della medesima specie e scorrazza con loro. Ama molto la società, benchè faccia anche la caccia da sè. Si può chiamarlo più ardito, il più importuno di tutt'i cani. Non si spaventa punto della presenza dell'uomo, ma penetra sfacciamente nell'interno dei villaggi, persino dei cortili e delle abitazioni, e ne porta via quanto trova. Tale importunità rende lo sciacallo d'assai più sgradevole e noioso del suo famoso canto notturno che suole continuare con una mirabile costanza. ([[Alfred Edmund Brehm]])