Rabindranath Tagore: differenze tra le versioni

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*Il quieto scorrere d'un battello sul fiume sembra aumentare il patema della [[separazione]], tanto somiglia alla morte: sparisce quello che parte, mentre quelli che restano tornano alla vita d'ogni giorno, asciugandosi gli occhi. Certo, la pena non dura molto e forse svanisce presto, sia in chi parte che in chi resta, perché il [[dolore]] è transitorio, mentre l'oblio è permanente. Nondimeno quello che è vero è il dolore, non l'oblio; solo ogni tanto, in caso di separazione o di morte, ci rendiamo anche conto di quanto sia terribile. (p. 31)
*Un individuo [[solitudine|solo]] e l'infinito sono in termini uguali, degni di guardarsi a vicenda, ognuno dal proprio trono. (p. 39)
*La [[comicità]] manca sia di grazia che di misura, quindi sotto un certo aspetto è affine al sublime. L'[[elefante]] è comico, il [[cammello]] e la [[giraffa]] sono comici, tutto quello che è esageratamente sviluppato, è comico. (p. 40)
*La luce delle [[stella|stelle]] percorre milioni di miglia per raggiungere la terra, ma non può raggiungere i nostri cuori — quanti mai milioni di miglia noi siamo più lontani! (p. 47)
*Stavo alla finestra del battello, guardando fuori sul fiume, quando vidi all'improvviso un uccello curioso che attraversava l'acqua verso la riva opposta, provocando grande agitazione. Seppi che era un gallo domestico, riuscito a sottrarsi al destino che lo sovrastava nella prigione, saltando fuori bordo, e che ora tentava disperato di salvarsi sull'altra riva. L'aveva quasi raggiunta quando le grinfia dei suoi accaniti persecutori si chiusero su di lui, che fu portato trionfalmente indietro, stretto per il collo. Dissi al cuoco che non volevo mangiare carne a pranzo.<br />Bisogna proprio che io rinunci alla carne; noi la mangiamo solo perché non pensiamo quanto ciò sia crudele e colpevole. [...]<br />Finché non abbiamo coscienza della nostra crudeltà non possiamo essere biasimati, ma se, dopo il risveglio della nostra pietà, continuiamo a soffocare i nostri sentimenti solo per associarci agli altri nel saccheggiare la vita, allora insultiamo tutto ciò che c'è di buono in noi. Ho deciso così di tentare un'alimentazione [[vegetarianismo|vegetariana]]. (pp. 67-68)