Morgan (cantante): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 11:
*Chiunque si senta un genio prima o poi viene fuori dicendo che ciò che lui stesso fa è morto. [[Carmelo Bene]] dice che il teatro non esiste, che è un ricettacolo di morti. [[Sting]] ha detto che il rock è morto. [[David Bowie]] lo aveva rappresentato uccidendo la sua creatura Ziggy Stardust. Il [[musica pop|pop]] potrebbe essere un terreno molto fertile, vi si può buttare dentro la letteratura e anche la scienza. Non può essere solo divertimento o protesta. Ma spesso viene sprecata l'occasione di dire qualcosa con i testi. Si cerca solo il birignao poetico. Io ho ovviato ai problemi della lingua italiana, così spigolosa e dura, con la prosaicità e tenendo in massima considerazione il significato di ciò che canto.<ref> Dall'intervista di Gianni Santoro, ''[http://www.ondarock.it/interviste/bluvertigo.htm Bluvertigo - Morgan]'', ''Ondarock.it''</ref>
*{{NDR|Cosa puoi dirmi della componente estetica dei Bluvertigo?»}} Parlando di estetica mi vengono in mente più che altro immagini letterarie, e quindi direi che i Bluvertigo potrebbero stare al rock come [[Flaubert]] alla letteratura: lui aveva un'enorme raffinatezza di stile senza che ciò andasse a danno di una sostanziale crudezza di fondo, e poi era uno scrittore inserito nel mercato e perciò moderno, Arte radicata in un contesto.<ref>Dall'intervista di Federico Guglielmi tratta da ''Il Mucchio Selvaggio'' n.319 del 16 settembre 1998; riportata in ''[https://www.google.it/amp/s/lultimathule.wordpress.com/2013/07/03/bluvertigo-morgan/amp/?client=safari Bluvertigo – Morgan]'', ''Lultimathule.wordpress.com'', 3 luglio 2013</ref>
*{{NDR|«Perché è dalla parte dei melomani?»}} Rispetto al pop, sono più colti e capaci di criticare. Il melodramma in passato fu dissacrante e rivoluzionario, oggi viene visto come la culla della conservazione ed è un errore. Molte volte i modernisti fanno pacchianate deformanti che non rispecchiano l'autenticità dell'opera. E i melomani fischiano, giustamente.<ref>Dall'intervista di Valerio Cappelli, ''[http://www.inartemorgancorriere.it/rassegna-stampaspettacoli/135-interviste12_agosto_15/intervistemorgan-2012attacca-tv-ossessione-cappelli_aa468ec6-e6a9-11e1-aa6d-129c31caec0a.shtml Morgan attacca la tv «Un'ossessione, basta»]'', ''Corriere.it'', 15 agosto 2012</ref>
*{{NDR|Alla domanda di quale sia stato il libro più divertente che abbia letto}} Un libro di Douglas Hofstadter, ''Godel, Escher, Bach'', edito da Adelphi, che in realtà non sembrerebbe così divertente come io voglio venderlo; tuttavia è talmente creativo e bizzarro nella sua costruzione e anche nelle tesi che affronta e negli intendimenti, che ci si può molto divertire con questo spirito di grande libertà letterario-matematica, filosofica: una specie di grande zibaldone della nostra epoca.<ref name=inarte>Dall'intervista di Giulia Mozzato per il sito ''Tiscali'', riportata in ''[http://www.inartemorgan.it/page/116/ I consigli di lettura di Morgan]'', ''InArteMorgan.it''</ref>
*{{NDR|«Hai qualche testo che ti sia servito per ispirazioni di tipo musicale?»}} Per ispirazioni musicali no, perché generalmente non sono mai partito, come invece si fa per il poema sinfonico, dal tema letterario per trasformarlo poi in musica, tendo a fare il contrario: è più una musica che mi fa venire in mente una storia. Ma questo perché io sono più portato a vedere e sentire con l'attitudine del musicista: per me tutto è musica. Il verbo per me non è la parola, è la nota.<ref name=inarte/>
Riga 17:
*Si parla tanto di social network, ma sono il regno della solitudine. Mi chiedo perché i filosofi di oggi non si pongano questi problemi e continuino a parlare di [[Martin Heidegger|Heidegger]].<ref>Dall'intervista di Davide Agazzi, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/08/30/cantero-tra-gli-animali-miei-brani-interattivi.html Canterò tra gli animali i miei brani interattivi]'', ''Repubblica.it'', 30 agosto 2013</ref>
*È il più crudo e antiermetico songwriter che ci sia. A 14 anni ero abituato a scrivere slogan fantascientifici in salsa New Wave. Poi ho letteralmente sbattuto contro il suo stile prosaico, quella capacità di mutare una strofa in un discorso, tante parole in spazi così piccoli che si trasformano nella magia di un rap intonato. Quando canta [...] è un vero e proprio miracolo: mi sembra un pittore che, per farti vedere una figura, dipinge tutto lo spazio intorno tranne la figura stessa, in modo da costringerti a una deduzione [...]. È strano, ma [[Lou Reed]] mi ha svelato il segreto per essere ciò che volevo: liberamente (e finalmente) antipoetico. Potevo essere spigoloso, crudo, tralasciare le rime, usare parole inusitate nelle canzoni.<ref>Da ''[http://www.corriere.it/Speciali/Eventi/2005/milanesiana/m4.pdf Lou Reed mi ha insegnato a leggere Pavese]'' (PDF), ''Corriere Eventi'', 20 giugno 2005, p. 4.</ref>
*Bè, io {{NDR|i [[Radiohead]]}} li amavo molto [...]. Il problema è che quando uno vuole fare qualche cosa di molto ambizioso, di molto stravagante, di espressionista, di "storto", di cubista… non so come definirlo… viene sempre tacciato di incomprensibilità.<ref>Dall'intervista di Riccardo Pirozzi, rilasciata ad ''Impattosonoro.it'' e riportata in '' [http://www.inartemorgan.it/page/163/ Intervista a Morgan (impattosonoro.it)]'', ''InartemorganInArteMorgan.it'', 19 ottobre 2013.</ref>
*Una volta {{NDR|[[Franco Battiato]]}} venne a trovarci a Montreux mentre stavamo incidendo ''Zero'' e passammo con lui due giorni meravigliosi in cui ci insegnò tantissimo. Io poi, [...] sono sempre alla ricerca di un padre. Non solo in musica: ci portò a un ristorante mediorientale, lui ordinava in arabo. Noi però, non so come, siamo riusciti a portarlo da McDonalds: non c'era mai stato. Gli abbiamo fatto assaggiare le patatine col ketchup. All'inizio era sospettoso, prende la patatina la intinge nel ketchup: "Ragazzi è buonissima! Che cosa mi sono perso...".<ref name=valtorta>Dall'intervista di Luca Valtorta, ''[http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2015/11/21/news/morgan-127855914/ Morgan: "Ecco perché ho lasciato X Factor e faccio un disco con la mia nuova famiglia"]'', ''Repubblica.it'', 21 novembre 2015.</ref>
*La musica d'autore è morta nel senso che parla spesso di morte. Ed è vero che è rarissimo trovarla dove credi: molti cantautori storici hanno meno voglia di prima. E c'è un'altra differenza: una volta gente come Virgilio Savona e Francesco Guccini sapeva trasgredire e sapeva scrivere, adesso si ha quasi paura di inventare linguaggi. Per questo bisogna guardare altrove, verso i giovani che magari non riescono a emergere.<ref>Dall'intervista di Luigi Bolognini ''[http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/intervista-morgan/intervista-morgan/intervista-morgan.html Morgan, X Factor e il Tenco "Viva la musica d'autore"]'', ''Repubblica.it'', 15 novembre 2009.</ref>
*Bisogna tornare alla musica che scatena emozioni forti. Basta col piattume del politically correct. Dobbiamo essere estremi, come lo sono io in questo album {{NDR|Da A ad A}}, nei testi e nei suoni, che talvolta vengono dalla classica. Amore assurdo rielabora Bach, Liebestod parte dal Tristano e Isotta wagneriano.<ref name=primadinoi>Dall'intervista rilasciata al sito ''PrimaDiNoi.it'', riportata in ''[http://www.inartemorgan.it/rassegna-stampa/114-articoli/articoli-2007 Morgan: «vi racconto il sadomasochismo della mia musica»]'', ''InartemorganInArteMorgan.it'', 11 dicembre 2007.</ref>
*Le radio commerciali sono inascoltabili: non c’è più una musica. Si ascoltano sempre le stesse canzoni: ma perché? Io non vedo mica un film 10 volte al giorno! Il mio consiglio è: fregarsene dei riferimenti e pensare di non stare in questo mondo. Io sono sempre stato in contrasto con questo mondo, e infatti sono riuscito a fatica a fare dischi. Poi ci si mette anche la politica, che è totalmente disinteressata al bello.<ref name=primadinoi/>
*La spiritualità è veramente qualcosa di magico, il materialista non può comprendere questa cosa ma se la si accoglie è ispirante. C'è un momento, dice [[Bertrand Russell]], in cui finisce la conoscenza e inizia la fede: se ti è stata inculcata ne sei schiavo ma se è una libera scoperta allora può coesistere.<ref name=valtorta/>