La ricerca della felicità: differenze tra le versioni

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|titoloitaliano= La ricerca della felicità
|immagine=
|genere= biografico/drammatico
|titolooriginale= The Pursuit of Happyness
|paese = Stati Uniti d'America
|anno= 2006
|genere= Drammatico
|regista= [[Gabriele Muccino]]
|sceneggiatore= [[Steve Conrad]]
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*Questa parte della mia vita, questa piccola parte della mia vita si può chiamare felicità! ('''Chris''')
 
*Se tu sei felice io sono felice . ('''Chris''' a '''Christopher''')
 
*{{NDR| Il pastore, durante la messa a cui assistono Chris e il figlio}} La cosa più importante della libertà è che ti fa scalare le montagne. Tutti noi abbiamo delle montagne da scalare; montagne che salgono ripide verso l'alto e montagne che scendono cupe e profonde.
 
*Sei un bravo papà. ('''Christopher''')
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==Citazioni su ''La ricerca della felicità''==
*[[Gabriele Muccino]] ricomincia dall'America, lasciando a casa il suo cinema d'interni, di famiglie borghesi in crisi e di dialoghi urlati, accelerati e quasi sempre travolti dalla musica. Il film promette all'inizio ma non mantiene cammin facendo. Ripetitivo e prevedibile. (''[[Il Farinotti]]'')
*[[Gabriele Muccino|Muccino]] realizza un film sul fascino dell'''american dream'' di cui lui stesso sembra l'incarnazione. Ma nonostante le promesse di mantenere uno sguardo ruvido per fotografare con realismo le due facce di un paese tanto generoso quanto inesorabile, il regista scade nello stucchevole e nel sentimentale in un susseguirsi imperterrito di scene madri verso le lacrime più facili. Forza del film è l'interpretazione concitata del protagonista, nominato all'Oscar. I duetti con il (vero) figlio Jaden riciclano la lezione de ''[[La vita è bella]]'', come nella scena dei bagni in metropolitana. (''[[Il Morandini]]'')
*Voluto da Will Smith per dirigere la storia vera di Gardner (sceneggiata da Steven Conrad), l'esordio statunitense di Muccino avviene nel migliore dei modi possibili: una nomination per Smith, buoni incassi sia in America che in Italia e una consacrazione professionale nella mecca del cinema. Quella che poteva essere la più scontata e zuccherosa delle storie (un uomo precipita ai gradini più bassi della povertà prima di risalire verso il successo) diventa il ritratto coinvolgente e credibile di un americano alle prese con le tante contraddizioni della vita e della società, che Muccino sceglie di raccontare utilizzando il più possibile ambientazioni dal vero -ricoveri per senzatetto compresi- per imprimere al film un’atmosferaun'atmosfera credibilmente realistica (aiutato anche dalla fotografia di [[Phedon Papamichael]]). Frenando ogni facile concessione emotiva (le tante umiliazioni che Chris deve sopportare, la notte trascorsa nella metropolitana, l’egoismol'egoismo degli amici) e controllando la recitazione di Will Smith, il mito dell’dell'«edonismo reaganiano» finisce per essere letto da un’angolazioneun'angolazione meno scontata e superficiale e l’eternal'eterna favola del successo a portata di mano diventa qualche cosa di più complesso e credibile. (''[[Il Mereghetti]]'')
*[[Gabriele Muccino|Muccino]] realizza un film sul fascino dell'''american dream'' di cui lui stesso sembra l'incarnazione. Ma nonostante le promesse di mantenere uno sguardo ruvido per fotografare con realismo le due facce di un paese tanto generoso quanto inesorabile, il regista scade nello stucchevole e nel sentimentale in un susseguirsi imperterrito di scene madri verso le lacrime più facili. Forza del film è l'interpretazione concitata del protagonista, nominato all'Oscar. I duetti con il (vero) figlio Jaden riciclano la lezione de ''[[La vita è bella]]'', come nella scena dei bagni in metropolitana. (''[[Il Morandini]]'')
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''La ricerca della felicità''|w}}
 
[[Categoria:Film commediabiografici]]
[[Categoria:Film drammatici]]