Gianluigi Buffon: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Dopo la sconfitta ai rigori contro la Germania, costata l'eliminazione dagli Europei 2016}} È stato tracciato un solco importante e c'è da proseguire su questa strada perché abbiamo fatto il massimo che potevamo fare e stava bastando. Con un grande gruppo nulla diventa impossibile. [[Antonio Conte|Conte]] ci ha fatto i complimenti perché è stato orgoglioso di aver allenato uomini come noi. Abbiamo dato l'anima per cercare di conseguire questo sogno. È dura perdere in questo modo, uno shock.<ref>Dall'intervista dopo la partita Italia-Germania, campionati europei di calcio 2016; citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/speciale/euro2016/buffon-e-barzagli-in-lacrime-160-abbiamo-dato-tutto-_1106735-201602a.shtml Buffon e Barzagli in lacrime: "Abbiamo dato tutto"]'', ''SportMediaset.it'', 2 luglio 2016.</ref>
*Le ‪Olimpiadi‬ per me sono sempre state una competizione fuori dal tempo. Un'oasi di felicità ed entusiasmo fatta di scherma, atletica, nuoto, tuffi, box, judo, ciclismo, volley, canoa...<ref>Da un [https://www.facebook.com/GianluigiBuffon/photos/a.301164849972199.73821.280290668726284/1055596604529016/?type=3&theater post] sulla pagina ufficiale ''Facebook.com'', 5 agosto 2016.</ref>
*Con le [[mano|mani]] i neonati cercano il seno della madre. Con le mani i padri allacciano le scarpe ai figli. Da bambino guardavo le mani dei miei genitori e ricordo il lavoro, la fatica e il sacrificio. Oggi guardo le mie mani e ci vedo dentro tutti i miei sogni, realizzati e non. Con le mani si abbraccia chi si ama. Con le mani ci rialza da terra dopo essere caduti. Con le mani si scava tra le macerie dopo un terremoto. Con le mani si chiede aiuto. Ho visto mani stringersi per la gioia, mani che accolgono, mani che pregano e mani che respingono. Con queste mani, le mie mani, ho combattuto e sono diventato grande. Ho vinto e perso. Ho superato limiti e sfidato l'impossibile. Ho parato palloni e paure. Le ho tese nella continua speranza di arrivare dove gli altri si erano arresi. Ho spinto chi non aveva il coraggio di buttarsi. Ho cercato di trattenere chi voleva andar via.<ref>Da un ''[https://www.facebook.com/GianluigiBuffon/photos/a.301164849972199.73821.280290668726284/1116255935129749/?type=3&theater post]'' sulla pagina ufficiale ''Facebook.com'', 11 ottobre 2016.</ref>
*Ho perso poco nella mia vita, ma le sconfitte mi hanno insegnato più delle vittorie. Quando perdo, spesso mi focalizzo sulla bravura dell'avversario e sugli errori che ho commesso. È un modo corretto per non cercare alibi e diventare uomini che si prendono le proprie responsabilità. Non va bene giustificarsi dicendo che il rivale è stato fortunato o ha avuto un aiuto: sono scuse che non fanno crescere. Io ho fatto tanti errori e ne sono consapevole, alcuni di questi erano anche vergognosi, ma sono umano e ho il diritto di sbagliare.<ref name=stampa>Durante l'intervento in occasione della presentazione del libro ''Oltre la crisi'', Torino, 12 dicembre 2016; citato in Gianluca Oddenino, ''[http://www.lastampa.it/2016/12/19/sport/calcio/qui-juve/buffon-sono-umano-ho-il-diritto-di-sbagliare-JFgZFKBPViVr19EbcB9XmM/pagina.html Buffon: "Sono umano, ho il diritto di sbagliare"]'', ''LaStampa.it'', 16 dicembre 2016.</ref>
*Ognuno di noi deve trovare una via d'uscita al pessimismo e se te la cavi da solo, ti sentirai molto più sicuro. Io, però, non voglio educare le persone: quello lo devono fare i genitori. In campo posso avere comportamenti giusti e sbagliati, ma questi possono essere uno spunto per discuterne e non devono essere un modello. Il confronto tra le persone aiuta a crescere e ad accettare i propri limiti.<ref name=stampa/>
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*A 31 anni ho avuto un'operazione alla schiena molto delicata e molti mi dicevano che non avrei giocato più. Sono passati quasi otto anni e mi sento fortunatissimo, perché mi sono tolto grandi soddisfazioni. Ho avuto la costanza e la voglia di stupire anche me stesso. Però non credete alla gente che non ha paura: io dopo 22 anni di carriera, in certe partite ho paura. Temo di sbagliare e deludere, ma trovare il coraggio per battere la paura ti fa dare il massimo. Io lo dico sempre ai miei compagni di squadra, soprattutto ai più giovani.<ref name=stampa/>
*Ho coronato quello che era il mio sogno di bambino: volevo questo e l'ho ottenuto. Sono emozioni totalizzanti e per questo non ho paura nella vita, al massimo ho paura per gli altri. Posso temere di non essere stato un bravo papà, ma con il tempo le cose si sistemano. Ho sempre avuto coraggio nelle scelte e credo di poter sempre dimostrare la bontà di quel che ho fatto.<ref name=stampa/>
*Con le [[mano|mani]] i neonati cercano il seno della madre. Con le mani i padri allacciano le scarpe ai figli. Da bambino guardavo le mani dei miei genitori e ricordo il lavoro, la fatica e il sacrificio. Oggi guardo le mie mani e ci vedo dentro tutti i miei sogni, realizzati e non. Con le mani si abbraccia chi si ama. Con le mani ci rialza da terra dopo essere caduti. Con le mani si scava tra le macerie dopo un terremoto. Con le mani si chiede aiuto. Ho visto mani stringersi per la gioia, mani che accolgono, mani che pregano e mani che respingono. Con queste mani, le mie mani, ho combattuto e sono diventato grande. Ho vinto e perso. Ho superato limiti e sfidato l'impossibile. Ho parato palloni e paure. Le ho tese nella continua speranza di arrivare dove gli altri si erano arresi. Ho spinto chi non aveva il coraggio di buttarsi. Ho cercato di trattenere chi voleva andar via.<ref>Da un ''[https://www.facebook.com/GianluigiBuffon/photos/a.301164849972199.73821.280290668726284/1116255935129749/?type=3&theater post]'' sulla pagina ufficiale ''Facebook.com'', 11 ottobre 2016.</ref>