Vladimir Galaktionovič Korolenko: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Vladimir Galaktionovič Korolenko==
*{{NDR|In barca lungo il corso di un fiume siberiano in una fredda sera d'autunno: ad una svolta brilla d'improvviso fra le tenebre la luce di un villaggio}} E a lungo ancora navigammo sul fiume tenebroso e nero come l'inchiostro. Una gola e delle rupi spuntarono, si avanzarono e si allontanarono, restando indietro e perdendosi, pareva, in una distanza senza fine: la [[luce]] stava sempre lì dinanzi, diffondendosi e lusingando: sempre così vicino e sempre così lontano.<br />Spesso ora mi tornano alla memoria quel fiume oscuro, ottenebrato da montagne rocciose e quella viva luce. Molte luci e prima e poi lusingarono, e non me solo con la loro vicinanza. Ma la vita scorre sempre tra le stesse tetre rive, e la luce è ancora distante. E ancora e sempre si deve far forza sui remi...<br />«Tuttavia... Tuttavia davanti c'è una luce!»<ref>Citato nell'Introduzione a ''Il sogno di Makàr'', traduzione, introduzione e note di Mario Albertini, Edizioni Paoline, stampaModena, 1962, p. 12.</ref>
*L'[[uomo]] è fatto per essere [[felicità|felice]], come l'uccello per volare.<ref>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Russia'', Rizzoli, Milano, 1977, p. 126. Dopo la citazione, Biagi commenta: «Bastano le ali».</ref>
 
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{{DEFAULTSORT: Korolenko, Vladimir Galaktionovič}}
[[Categoria:Scrittori russi]]
[[Categoria:Giornalisti russi]]
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