Edgar Wallace: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 10:
*«Immagino penserete che una [[donna]] a bordo sia pressoché inutile».<br/>«Per dirla senza troppi fronzoli, di solito le donne sulle navi sono un autentico flagello». (Ann e Driscoll, p. 32)
*Ann aveva paura, una paura che non aveva mai neanche immaginato di poter provare. Nessun libro che aveva letto, nessuna storia che le avessero mai raccontato poteva somigliare al terrore che ora la scuoteva a ondate sempre più forti. Un terrore che la faceva sentire come se ogni più piccola parte di quel suo corpo offeso fosse viva, piena di cose indicibili, innominabili. Un terrore più grande di quel che provano i bambini al buio durante la notte. Più forte del peggiore degli incubi. L'unico pensiero che riusciva a formulare compiutamente era la necessità di gridare per chiedere aiuto, ma sapeva che anche se quella mano avesse lasciato la presa sulla sua bocca, non ne avrebbe avuto comunque la forza. La gola, lo sentiva, non sarebbe stata in grado di emettere alcun suono. (pp. 89-90)
*«Pensate che qualcuno di noi voglia tornare indietro solo perché non ha mai visto simili creature? È questa l'idea»".<br/>Driscoll annuì.<br/>«Be'!», continuò Jimmy guardando le bombe con un certo sollievo. «Ma loro non hanno mai visto noi. Siamo pari. Credo che resteremo tutti». (p. 105)
*[[King Kong|Kong]], il dio-bestia, era in mezzo alla distesa di asfalto, e avanzava pesantemente verso di loro. Mostruoso oltre ogni possibile immaginazione, coperto di peli come qualsiasi gorilla della giungla africana e a lui simile in tutto e per tutto eccetto che nelle dimensioni, si muoveva però con passo lento e cauto, quasi umano, il che contribuiva a renderlo ancora più incredibile. (pp. 112-113)
*«Un attimo. Ecco, sì: [[Triceratopo|triceratopi]]».<br/>«E che cosa sono?»<br/>«Un altro dei tanti errori della natura, Jack. Sono simili ai dinosauri; ma con le zampe anteriori molto meglio sviluppate. Si chiamano così per via dei tre corni che hanno sulla testa». (p. 114)