Filosofia: differenze tra le versioni

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*Il fine della filosofia è sempre il medesimo, aiutare gli uomini a capire se stessi e quindi a operare alla luce del giorno e non paurosamente, nell'ombra. ([[Isaiah Berlin]])
*Il vero [[santo]] e il vero filosofo è colui che si può inginocchiare senza un'immagine perché si vede assolutamente in un secondo posto, e inginocchiarsi è per lui una necessità interna. Il destino non può toccare un simile uomo; o piuttosto, sebbene gli strazi la mente e il corpo, non può affliggerlo. ([[Charles Morgan]])
*In mancanza di piaceri migliori, il vero filosofo approfitta di quelli che gli sono concessi. ([[Jane Austen]])
*In ogni caso, [[Cheremone di Alessandria|Cheremone]] stoico, nel riferire dei sacerdoti [[Antico Egitto|egizi]], che a suo dire i loro connazionali considerano come filosofi, spiega che per costoro il luogo più adatto per esercitare la filosofia sono i templi. L'uso di soggiornare nei pressi delle statue che si trovano in questi templi è correlato alla loro tensione contemplativa, che li assorbe completamente. Tale abitudine dà loro sicurezza poiché tutti, per rispetto al divino, onorano i filosofi alla stessa stregua di certi animali sacri. ([[Porfirio]])
*In realtà la differenza fra, diciamo, [[Platone]] e [[Nietzsche]] e l'[[uomo medio]], è maggiore di quella che esiste fra lo scimpanzé e l'uomo medio. Il regno del vero spirito, del vero artista, del santo, del filosofo, sono in pochi a raggiungerlo. Perché così pochi? Perché la storia del mondo e l'evoluzione non sono esempi di progresso ma piuttosto un'infinita e futile addizione di zeri? Non si sono sviluppati i valori più importanti. Diamine i Greci 3000 anni fa non erano certo meno progrediti di noi. (''[[Waking Life]]'')