Jeffrey Moussaieff Masson: differenze tra le versioni

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*Osservando gli animali allo stato brado possiamo cominciare a comprendere la vita che fanno e quindi scoprire cosa li renda davvero felici. Per questo i primi studi di scienziate come [[Jane Goodall]], [[Dian Fossey]] e [[Birutė Galdikas|Biruté Galdikas]], che andavano sul campo e si limitavano a osservare gli animali, sono stati così pionieristici e si sono rivelati tanto preziosi. (p. 61)
*{{NDR|[[Ruth Harrison]]}} Nel 1964 scrisse un libro, ''Animal Machines'' (Macchine animali), che fece per gli animali ciò che ''Primavera silenziosa'' di [[Rachel Carson]] ha fatto per l'ambiente. (p. 62)
*Eppure, quando parlo con gli [[allevamento|allevatori]] per sapere come trattano i loro animali, mi succede sempre una cosa strana: mentre l'opinione pubblica e la ricerca scientifica riconoscono che gli animali d'allevamento soffrono, chi di questi animali è responsabile tende a negarlo. (p. 64)
*[...] se vogliamo comprendere i bisogni delle galline domestiche dobbiamo conoscere quelli del [[gallo bankiva]]. Questo uccello, che vive nel Sud e nel Sudest asiatico, è notoriamente assai circospetto. E ne ha ben donde, perché molte altre specie gradirebbero averlo per cena. Così i bankiva stanno appollaiati sugli alberi per scongiurare il pericolo di attacchi notturni. [...] La femmina del gallo bankiva depone le uova in un nido costruito con cura, in un luogo tranquillo e riparato. L'uccello si sente tanto più al sicuro quanto meglio riesce a nascondersi. (pp. 65-66)
*[...] il [[gallo bankiva]] è così timoroso che è raro incontrarne un esemplare, e men che mai si è avuta la possibilità di studiarne uno stormo. (p. 69)
*Quel suono orribile che si sente in qualsiasi caseificio dopo che una mucca ha partorito è il richiamo di un [[vitello]] smarrito che invoca la madre, e la madre che risponde disperata. Se questa non è sofferenza, allora io non conosco il significato del termine. (p. 82)
*Noi siamo la sola specie che, in età adulta, beve il [[latte]] di altri animali; forse è per questo che l'intolleranza al [[lattosio]] è così diffusa tra gli esseri umani. (p. 83)
*È interessante notare come, in inglese, il termine usato per l'animale (''calf'') sia diverso da quello che serve a indicare la carne come prodotto da consumare (''[[vitella|veal]]''). La parola ''veal'' è priva di associazioni in inglese: è una traslitterazione del francese ''veau'', che significa appunto vitello. Dunque è come se pensare di mangiare il cucciolo di una mucca fosse offensivo per certe persone. (p. 84)