Prima guerra mondiale: differenze tra le versioni

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*Che la grande guerra fosse provocata dal [[capitalismo]] è una favola senza fondamento. Dappertutto, se non forse in qualche centro d'industrie belliche, i più importanti uomini d'affari furono atterriti dalla prospettiva di un conflitto. ([[Herbert Fisher]])
*Cittadini e soldati, siate un esercito solo! Ogni viltà è tradimento, ogni discordia è tradimento, ogni recriminazione è tradimento. ([[Vittorio Emanuele III]])
*Con le [[guerra|guerre]] non si risolvono i problemi. Se ne creano dei nuovi. Tutte le guerre creano nuovi problemi, in particolare quelle grandi, quelle mondiali. E in fondo la guerra è ingiusta. Di solito sono ''leader'' incapaci e avventati a causare le guerre, ma poi sono le popolazioni civili e i soldati, per lo più innocenti, che le patiscono. La Grande Guerra, in seguito detta Prima guerra mondiale, è un chiaro esempio di questo tragico assunto. Non era necessaria, non era inevitabile. Il mondo e l'umanità non erano destinati a questa deriva morale. Ma così fu deciso dai ''leader'' politici e militari, erroneamente convinti che la guerra avrebbe risolto problemi e sarebbe stata di breve durata. Niente di tutto questo era vero. Questa ecatombe mondiale durata quattro anni non risolse alcun problema. Al contrario, nuovi problemi si aggiunsero. Fino al punto che, dopo venti anni, l'umanità venne travolta da un altro, ancor più terribile conflitto mondiale. E questo fu così incomprensibilmente mostruoso da cancellare la memoria storica dell'orrore della Prima guerra mondiale. ([[Sergio Mattarella]])
*Dinanzi a tanta remissività la guerra non è più indispensabile. [...] Con queste parole ogni motivo di guerra cade. Giesl {{NDR|l'ambasciatore austriaco a Belgrado}} doveva rimanere tranquillamente a Belgrado: dopo questo non avrei mai ordinato la mobilitazione. {{NDR|Commentando la risposta della Serbia all'ultimatum dell'Austria, nel 1914, dopo che l'Austria aveva già dato inizio alla guerra.}} ([[Guglielmo II di Germania]])
*I [[Socialismo|socialisti]], dimenticando i loro sogni di pace universale, votarono i crediti di guerra a [[Berlino]] e a [[Parigi]]. Un [[nazionalismo]] violento e appassionato sopraffece ogni altra forza. ([[Herbert Fisher]])