Immanuel Kant: differenze tra le versioni

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==''Lezioni di etica''==
*[...] se un [[cane]] ha servito a lungo fedelmente il suo padrone, ciò costituisce qualcosa di analogo a un'azione meritevole e perciò richiede la nostra lode e, quando non sarà più in grado di renderci i suoi servizi, noi dovremo trattenere la bestia presso di noi fino alla morte. (p. 273)
*[...] quella socievolezza e umanità, che occorre rispettare nella pratica dei doveri verso il genere umano.<br />Per non distruggerla, l'uomo deve mostrare [[bontà]] di cuore già verso gli [[animale|animali]], perché chi usa essere crudele verso di essi è altrettanto insensibile verso gli uomini. Si può conoscere il cuore d'un uomo già dal modo in cui egli tratta le bestie. (p. 273)
*Quanto più ci si dedica all'osservazione degli animali e del loro comportamento, tanto più si prova amore per essi, al vedere quante cure essi riservino ai loro piccoli. Si può allora concludere di non essere crudeli neppure verso un [[lupo]]. [[Gottfried Wilhelm von Leibniz|Leibniz]], servendosi d'un foglio, riportava sull'albero il piccolo [[verme]], su cui aveva compiuto le sue osservazioni, affinché per sua colpa non gliene venisse alcun danno. Distruggere questa piccola creatura senza ragione non avrebbe potuto non turbare un uomo. (p. 274)
*In Inghilterra, in una giuria, non sono ammessi né [[macellaio|macellai]], né [[chirurgia|chirurghi]], né [[medico|medici]], per la loro insensibilità verso la morte. Quando gli anatomici si servono di animali vivi per i loro [[sperimentazione animale|esperimenti]], ciò è senza dubbio crudele, sebbene sia fatto in vista di qualcosa di buono. Si può ammettere che gli animali siano considerati come strumenti dell'uomo; ma è assolutamente inaccettabile che essi ne costituiscano il gioco. Un padrone che [[abbandono degli animali|scacci via]] il suo asino o il suo cane, perché ormai inservibili, rivela un animo meschino. (p. 274)