Specismo: differenze tra le versioni

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*Proprio [[Peter Singer|Singer]] introduce nella discussione il concetto di "specismo", cioè l'idea che la specie umana sia "naturalmente" sovraordinata alle altre: potremmo dire che lo specismo è un'altra faccia del razzismo. La differenza è cioè utilizzata per giustificare la discriminazione, la quale trova la sua reale radice nei rapporti di forza, nella concreta relazione di potere. ''Liberazione animale'', uscito nel 1975 e continuamente ristampato, ha segnato uno spartiacque, aprendo la stagione dell'animalismo contemporaneo, che oggi comprende un filone – l'antispecismo – che a Singer deve molto, ma che è andato ben oltre le sue concezioni utilitariste. ([[Lorenzo Guadagnucci]])
*Quando analizzi come agiscono i processi di reificazione degli "altri", non puoi non considerare la reificazione degli animali. E se analizzi la tendenza ad animalizzare gli umani "altri" che agisce nel razzismo, finisci per considerare la bestializzazione dei non umani che agisce nello specismo. ([[Annamaria Rivera]])
*Noi non sfruttiamo gli animali perché li consideriamo inferiori, li consideriamo inferiori perché li sfruttiamo. ([[Marco Maurizi]])
*Razzismo, maschilismo, eurocentrismo, classismo e tutto il resto si sono volatilizzati. Puff! Scomparsi in quell'odioso buco nero chiamato ''progresso civile''. Come conciliare le proprie esigenze discriminatorie con il moderno progresso sociale della civiltà e della tolleranza? La risposta, oggi, si chiama «specismo», ovvero la discriminazione verso specie animali diverse dalla nostra. Quello, per molti versi, è ancora accettato, e in molti versi incoraggiato. ([[Dario Martinelli]])
*Se sia possibile porre l'etica dello «specismo», per usare il termine di [[Richard Ryder]], su di un terreno logico più saldo di quello del «razzismo» proprio non saprei. Quello che so è che non ha basi reali in biologia evolutiva. ([[Richard Dawkins]])