Roberto Saviano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 78:
*Dopo aver visto decine di morti ammazzati, imbrattati del loro sangue che si mescola allo sporco, esalanti odori nauseabondi, guardati con curiosità o indifferenza professionale, scansati come rifiuti pericolosi o commentati da urla convulse, ne ho ricavato una sola certezza, un pensiero tanto elementare che rasenta l'idiozia: la morte fa schifo.
*{{NDR|Ripetendo i dettami del padre sugli uomini e le pistole}} Robbè, che cos'è un uomo con la [[pistola]] e senza la [[Laurea]]?<br />È uno stronzo con la pistola.<br />Bravo. E un uomo senza pistola con la Laurea?<br />Uno stronzo con la laurea.<br />E un uomo con la pistola e con la Laurea?<br />È un uomo, papà.<br />Bravo Robertino
* {{NDR|Ripetendo i dettami del padre}} Il migliore, Robbè, non deve avere bisogno di nessuno, deve sapere certo, ma deve anche fare paura. Se non fai paura a nessuno allora in fondo non sei riuscito a essere veramente capace.
*Al mondo non esiste cosa, organica o disorganica, oggetto metallico, elemento chimico, che abbia fatto più morti dell'[[AK-47]]. Il kalashnikov ha ucciso più della bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, più del virus dell'HIV, più della peste bubbonica, più della malaria, più di tutti gli attentati dei fondamentalisti islamici, più della somma dei morti di tutti i terremoti che hanno agitato la crosta terrestre. Un numero esponenziale di carne umana impossibile persino da immaginare.
*L'AK-47 è un mitra che riesce a sparare nelle condizioni più disparate. Incapace di incepparsi, pronto a sparare anche sporco di terra, anche se zuppo d'acqua, comodo da impugnare, con un grilletto morbido che può essere premuto anche da un bambino. Fortuna, errore, imprecisione, tutti gli elementi che fanno salva la vita durante gli scontri sembrano eliminati dalla certezza dell' AK-47, uno strumento che ha impedito al fato di avere un ruolo. Facile da usare, facile da trasportare, spara con un'efficienza che permette di uccidere senza nessun tipo d'addestramento. «È capace di trasformare in combattente anche una scimmia» dichiarava [[Joseph Kabila|Cabila]], il temibile leader politico congolese.
*Diventare imprenditore. Capace di commerciare con tutto e fare affari anche col nulla. Usare tutto come mezzi e se stessi come fine. Chi dice che è amorale, che non può esserci vita senza etica, che l'economia possiede dei limiti e delle regole da seguire è soltanto colui che non è riuscito a comandare, che è stato sconfitto dal mercato. L'etica è il limite del perdente, la protezione dello sconfitto, la giustificazione morale per coloro che non sono riusciti a giocarsi tutto e vincere ogni cosa.
*C'è chi [[comandare|comanda]] le parole e chi comanda le cose. Tu devi capire chi comanda le cose, e fingere di credere a chi comanda le parole. Comanda veramente solo chi comanda le cose.
Line 86 ⟶ 88:
*Pretendete di non implorare ciò che vi viene di diritto!
*Bisogna trovare la forza di cambiare. Ora. O mai più.
*Al mondo non esiste cosa, organica o disorganica, oggetto metallico, elemento chimico, che abbia fatto più morti dell'[[AK-47]]. Il kalashnikov ha ucciso più della bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, più del virus dell'HIV, più della peste bubbonica, più della malaria, più di tutti gli attentati dei fondamentalisti islamici, più della somma dei morti di tutti i terremoti che hanno agitato la crosta terrestre. Un numero esponenziale di carne umana impossibile persino da immaginare.
*L'AK-47 è un mitra che riesce a sparare nelle condizioni più disparate. Incapace di incepparsi, pronto a sparare anche sporco di terra, anche se zuppo d'acqua, comodo da impugnare, con un grilletto morbido che può essere premuto anche da un bambino. Fortuna, errore, imprecisione, tutti gli elementi che fanno salva la vita durante gli scontri sembrano eliminati dalla certezza dell' AK-47, uno strumento che ha impedito al fato di avere un ruolo. Facile da usare, facile da trasportare, spara con un'efficienza che permette di uccidere senza nessun tipo d'addestramento. «È capace di trasformare in combattente anche una scimmia» dichiarava [[Joseph Kabila|Cabila]], il temibile leader politico congolese.
*Mio padre mi mandava a fare scorpacciate di [[Mozzarella|mozzarelle]] mondragonesi, ma quale territorio aveva il primato della mozzarella più buona era impossibile stabilirlo. I sapori erano troppo diversi, quello dolciastro e leggero della mozzarella di Battipaglia, quello salato e corposo della mozzarella aversana e poi quello puro della mozzarella di Mondragone. Una prova però della bontà della mozzarella i mastri caseari mondragonesi ce l'avevano. La mozzarella per essere buona deve lasciare in bocca un retrogusto, quello che i contadini chiamano "'o ciato 'e bbufala" ossia il fiato di bufala. Se dopo aver buttato giù il boccone non rimane in bocca quel sapore di bufala, allora la mozzarella non è buona.