Sette punti neri: differenze tra le versioni

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===[[Incipit]]===
Fate una prova, occorrono:
1 barattolo di colore nero<br/>1 pennello grosso<br/>1 pizzico di colore rosso<br/>1 pennello sottile<br/>1 foglio di carta molto grande<br/>Stendete lentamente e con cura, usando il pennello grosso, il colore nero sul foglio. Fate asciugare. Con molta delicatezza, intingete il pennello sottile nel pizzico di colore rosso e fate, nel centro del foglio tutto nero, un minuscolo puntino. Guardate attentamente: avete davanti a voi l'esatta visione di Cocci quando si trovò in un grandissimo [[formicaio]]. (p. 20)
 
===Citazioni===
*Se qualcosa viene smarrito, [[Ricerca|cercando]], è sempre possibile ritrovarlo! (Cocci, p. 21)
*La vita del [[formicaio]] si svolgeva secondo un'unica [[Regole dai libri|regola]]: "Tutto, tutti insieme". Per questa ragione le [[Formica|formiche]] giocavano insieme, cantavano insieme, ridevano insieme, mangiavano insieme, tutto era fatto insieme. (p. 22)
*Si addormentò profondamente. Fece un [[Sogni dai libri|sogno]] molto strano: volava ad altissima quota, sicuramente nella realtà non raggiungibile da una cocci; sotto di lei un grande prato di un brillantissimo verde d'erba, si stendeva fino ai bordi di un bosco. Le querce, i lecci formavano una macchia a toni irregolari di verde più chiaro e più scuro con qualche pennellata di marrone. Una sottile linea argentata lo attraversava sinuosamente per tutta la sua lunghezza. Quel ruscello, prezioso ricamo della natura, nasceva oltre il bosco da una grandissima montagna.<br/>Il bianco della neve che ne ricopriva le pendici era di una luminosità mai vista. Man mano che Cocci si avvicinava alla cima del monte, il leggero mormorio che l'aveva accompagnata in questo fantastico volo si faceva sempre più chiaro fino a diventare l'eco di una voce lontana: "Cocci vieni, ti aspetto... Cocci vieni...". "Eccomi" gridò più forte che poteva Cocci e... il sogno svanì. (p. 24)
*Nel silenzio, inaspettata, si levò dolcemente [[Canzoni dai libri|una voce]]:<br/>Cra, Cra, Cra (alla luna canto)<br/>Gruà, Cra, Cra (il mio solitario pianto)<br/>Cra, Groà, Cruà (nell'acqua io nuotavo come agil girino)<br/>Groà, Cra, Cra (adesso sono rana, ho perso il mio codino)<br/>Cra, Gra, Gra (dove sarà, come farò?). (pp. 24-25)
*Se alla luce del giorno molte cose diventano comprensibili e spiegabili, nella [[notte]], specialmente in un bosco, ogni voce sembra irreale e spesso la fantasia fa prendere alle cose conosciute le forme di strani esseri dai movimenti minacciosi. (p. 28)
*Ruotando la testa, aprendo e chiudendo ora l'uno ora l'altro occhio, con voce stridula la Civetta sentenziò: "TUTTO MIO". (p. 28)
*Questo è il vero [[senso della vita]], non misurare mai se hai più degli altri ma preoccupati solo e sempre di dare quello che gli altri hanno bisogno da te. (Arcanda, p. 51)
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*Ognuno di noi è come un seme, è il vento che decide dove portarlo, chi cade sul terreno fertile, chi su quello arido, ma è sempre possibile germogliare. Il seme che mette le radici è quello che ha fiducia in se stesso e ancor di più in chi lo ha mandato, il seme che non fa crescere le sue foglie al sole è quello che pensa non sia importante donarsi con amore a chi lo circonda. Ci sono semi a cui è chiesto di diventare alberi, altri che saranno fragili fili d'erba, ma questo non ha importanza, se ognuno saprà dare ciò che gli era stato assegnato.<br/>Lasciatevi allora portare da quel vento e, dove sarete posate, senza timore, siate portatrici di vera gioia. (Aquila, p. 89)
*[...] quando ogni certezza viene a mancare, anche una piccola cosa, che in altri momenti neanche avremmo notato, perché unico appiglio di speranza, diventa estremamente preziosa. (p. 105)
*Gli abitanti del mare sicuramente non possono scorgere le stelle che vediamo noi e così hanno le loro stelle: le {{Sic|[[Stella marina|Stelle marine]]}}... ({{Sic|S...}}, p. 119)
 
===[[Explicit]]===
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===''Nel formicaio''===
{{NDR|di Anna Perale}}
*Le [[Formica|formiche]] sono proprio come le gocce d'acqua o come i granelli di sabbia, che non si possono distinguere l'uno dall'altro. (Cocci, p. 142)
*La {{Sic|[[Regole dai libri|Legge]]}} dice che nessun nemico deve entrare nel formicaio. (Mi, p. 143)
*Vedo che conoscete bene la {{Sic|Legge}}. Conoscete di certo anche la Legge che sta al di sopra di tutte le altre per il nostro popolo: tutto tutti insieme. (Bi, p. 144)
*Una [[formica]] da sola è un puntino nero di cui nessuno si accorge. Ma cento formiche insieme possono spostare una montagna, magari un sassolino per volta. (Bi, p. 145)
 
===''La traccia''===
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===''I colori delle ali''===
{{NDR|di Cinzia Pagnanini e Mauro Bonomini}}
*L'unico peccato, con le belle [[Festa|feste]], è che non possono durare per sempre. (p. 160)
*Non importa quale sia il colore delle tue ali, importa quello che c'è nel tuo cuore. (p. 162)
 
===''La notte delle lanterne''===
{{NDR|di Paolo Ghirelli}}
*"Noi siamo il popolo più importante del {{Sic|Prato}}! - dicevano invece le {{Sic|[[Lucciola|Lucciole]]}} - Siamo le uniche in tutta la terra a portare una lanterna anche nelle notti più buie!". (p. 174)
*E poi guarda, sorellina, guarda anche i boschi che vestono i fianchi delle montagne. Sai perché resistono e anzi crescono fitti e forti anche dove le pietre sono ripide e scoscese?<br/>Perché gli alberi, che sembrano stare ognuno per conto suo, in realtà hanno molte mani che si cercano, si toccano, si intrecciano e si stringono sotto terra.<br/>Il {{Sic|[[Bosco]]}} intero, Cocci, è il grande abbraccio degli alberi! (Mamma Scoiattolo, p. 178)
 
===''L'avventura di Antea, ape frettolosa''===
{{NDR|di Elisena Bartolucci, Alberto Leonardi, Vanna Merli e Paola Lori}}
*Dedicare ad ogni cosa il tempo e la cura necessari è la ricetta per fare tutto veramente bene! (Ape Regina, p. 184)
*Il [[tempo]] è un bene prezioso nel bosco, non sprecarlo, ma usalo sempre con attenzione! (Chiocciola a Cocci, p. 184)
 
===''La leggenda del Mughetto''===
{{NDR|di Paolo Ghirelli}}
*Una buona [[risata]] vale quanto una medicina e forse di più. (Ughetto, p. 187)
*A chi gli chiedeva perché valeva ancora la pena di [[Risata|ridere]] anche in mezzo ai guai, Ughetto rispondeva: "In fondo, il cielo continua ad essere azzurro, anche quando piove, dovete guardare attraverso le nuvole, come faccio io!". (p. 187)
*Bello l'effetto che dà la [[spada]], vero? Quando hai in mano una spada senti che puoi fare tutto [...] (Cavaliere, p. 188)
 
===''La storia di Brezzolina''===
{{NDR|di Cinzia Cotti}}
*Da sempre, fin da quando ancora non era che una piccola Cocci del {{Sic|Prato}}, amava i sussurri del [[vento]] tra le foglie; le pareva che ogni soffio portasse echi di voci lontane, messaggi di {{Sic|Popoli}} amici ed arrampicata sul filo d'erba più alto del Prato, ascoltava a lungo imparando storie meravigliose. Quanto aveva desiderato di mettere le ali per alzarsi nel vento e volare più in alto a sentire i profumi più dolci! (pp. 214-215)
*I veri [[Amicizia|amici]] si portano nel cuore, perciò se mi vuoi bene io resterò sempre con te. Quando sarai triste, canta una canzone di quelle che abbiamo cantato insieme e saremo vicini ovunque ci troviamo. (Grillo a Brezzolina, p. 216)
 
===''L'aquila maestra''===