Le Corbusier: differenze tra le versioni

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*...Compiti dell'[[ingegnere]]: rispetto delle leggi fisiche, resistenza dei materiali (limiti materiali, calcoli, uomo economico, sicurezza...). <br /> Compiti dell'[[architettura|architetto]]: conoscenza dell'uomo, immaginazione creatrice, bellezza, libertà delle scelte (uomo spirituale).<ref>Citato in Daniel Chenut, ''Ipotesi per un Habitat contemporaneo'', Il saggiatore Alberto Mondadori Editore, 1968, p. 9.</ref>
*Dobbiamo essere compatiti perché abitiamo in dimore indegne, che ci rovinano il fisico e il morale.<ref name=":0" />
*È un peccato dover mettere "razionale" da un lato della barricata per poter lasciare a colpo sicuro "l'accademico" dall'altra parte. Si dice anche "funzionale". Per me, il termine "architettura" ha qualche cosa di più magico che non il razionale o il funzionale, qualcosa che domina, che predomina, che impone.<ref>Citato in Sartoris, ''Gli elementi dell'architettura funzionale'', prefazione, Milano 1932.</ref>
*L'architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce. I nostri occhi sono fatti per vedere le forme nella luce: l'ombra e la luce rivelano queste forme; i cubi, i coni, le sfere, i cilindri e le piramidi sono le grandi forme primarie… La loro immagine ci appare netta… E senza ambiguità.<ref>Citato in Christian Norberg-Schulz, ''Genius Loci'', Electa, p. 77, ISBN 88-435-4263-X</ref>
*L'architettura è un fatto d'arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi. La Costruzione è per tener su: l'Architettura è per commuovere.<ref>Da ''Vers une Architecture'' – ''Verso una Architettura'', Longanesi &C. editore, Milano, IV edizione 1992, p. 9.</ref>
*Lo scopo dell'architettura è commuovere. L'emozione architettonica si verifica quando l'opera risuona dentro di noi in armonia con un universo alle cui leggi tributiamo obbedienza, fede e rispetto. <ref>Citato in [[Christian Norberg-Schulz]], ''Genius Loci'', Electa, p. 6, ISBN 88-435-4263-X</ref>
* L'uomo abita male, questa è la ragione vera e profonda dei rivolgimenti attuali. <ref name=":0">Citato in [[Christian Norberg-Schulz]], ''Genius Loci'', Electa, p. 191, ISBN 88-435-4263-X</ref>
*{{NDR|Sulla Piazza Vecchia di [[Bergamo]]}} Non si può più toccare neppure una pietra, sarebbe un delitto.<ref>Citato in Marco Valsecchi, ''Il Giorno'', 2 giugno 1971, riportato in [http://www.architettiroma.it/archivio.aspx?id=4299]</ref>
*{{NDR|Sulla città alta di [[Bergamo]]}} Ogni frastuono, ogni fragore di macchina dovrebbero essere banditi come profanazioni esecrabili.<ref>Citato da Tiziana Sallese in ''L'Eco di Bergamo'', 10 aprile 2004, riportato in [http://www.architettiroma.it/archivio.aspx?id=4299]</ref>