Galileo Galilei: differenze tra le versioni
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*Nelle prove naturali non si deve ricercare l'esattezza geometrica. (giornata prima, p. 38; citato in Koyré 1979, p. 287)
*Che i {{sic|Pittagorici}} avessero in somma stima la scienza de i numeri, e che Platone stesso ammirasse l'intelletto umano e lo stimasse partecipe di divinità solo per l'intender egli la natura de' numeri, io benissimo lo so, né sarei lontano dal farne l'istesso giudizio.<ref>In margine: ''Misteri de numeri Pitagorici, favolosi''.</ref> (giornata prima, p. 35; citato in Koyré 1979, p. 292)
*''Extensive'', cioè quanto alla moltitudine degli intelligibili, che sono infiniti
*Io vi dico che quando uno non sa la verità da per sé, è impossibile che altri gliene faccia sapere; posso bene insegnarvi delle cose che non son né vere né false, ma le vere, cioè le necessarie, cioè quelle che è impossibile ad esser altrimenti, ogni mediocre discorso o le sa da sé o è impossibile che ei le sappia mai: e cosí so che crede anco il signor Salviati. (giornata seconda, p. 183; citato in Koyré 1979, p. 294)
*Quello, che noi ci immaginiamo, bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.
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